Antonio Guterres, nuovo segretario generale dell’Onu, ha rilasciato una intervista a tutto campo alla “Sueddeutsche Zeitung”. Guterres lancia l’allarme per lo stato sempre piu’ caotico dello scenario globale. Le situazioni in Siria e Yemen, in particolare, richiedono uno sforzo deciso e congiunto da parte della comunita’ internazionale, spiega il segretario generale, che auspica una maggiore influenza stabilizzatrice “diretta e indiretta” da parte dei principali paesi della regione. Commentando l’inizio della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, Guterres sottolinea l’esigenza di rafforzare la diplomazia e i canali di cooperazione internazionale per fronteggiare un quadro globale sempre piu’ complesso. Occorre inoltre un nuovo approccio multilaterale alla prevenzione e di un maggiore protagonismo della politica, afferma il segretario generale. Un mondo multipolare privo di Istituzioni forti non e’ necessariamente un mondo pacifico, avverte Guterres, che sottolinea come l’Europa fosse “multipolare prima della Prima guerra mondiale, ma mancava un meccanismo multilaterale di governo”. Guterres parla anche dei mutamenti climatici: l’accordo di Parigi rappresenta un importante passo avanti, cui pero’ va data concreta attuazione. Quanto alla crisi ucraina e allo status della Crimea, Guterres ammonisce al “rispetto dell’integrita’ territoriale”: la speranza di Gutierres e’ che la comunita’ internazionale “possa essere in grado di tutelare questo principio”. Il segretario generale Onu elogia l’Europa, che nonostante i suoi problemi “ha un ruolo fondamentale”. E difende la globalizzazione, avvertendo pero’ che se da un lato questo processo ha avuto un effetto positivo per il commercio mondiale e la riduzione della poverta’, dall’altro ha aumentato le diseguaglianze, provocando un deficit di fiducia nelle istituzioni.