“Ci muoviamo nella cosiddetta “societa’ liquida”, senza punti fissi, scardinata, ‘sbullonata’, priva di riferimenti solidi e stabili; nella cultura dell’effimero, dell’usa e getta”. Papa Francesco ha voluto citare la definizione del filosofo e sociologo da poco scomparso, Zygmunt Bauman, nella messa in San Giovanni in Laterano per la conclusione del “Giubileo dei Domenicani”. Il papa nell’omelia ha spiegato che “la Parola di Dio oggi ci presenta due scenari umani opposti: da una parte il ‘carnevale’ della curiosita’ mondana, dall’altra la glorificazione del Padre mediante le opere buone. E la nostra vita si muove sempre tra questi due scenari”. Ma come avviene il passaggio dalla superficialità pseudo-festosa alla glorificazione? “Avviene – ha detto il Pontefice – grazie alle opere buone di coloro che, diventando discepoli di Gesù, sono diventati ‘sale’ e ‘luce'”.