Ci sarebbero “tanti morti” all’hotel ‘Rigopiano’ a Farindola, sul Gran Sasso, travolto ieri da una slavina staccatasi probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. Trenta persone, il personale dell’albergo e i clienti, da quasi 24 ore sarebbero sotto la neve e le macerie. E’ stata estratta la prima vittima ma “ci sono tanti morti”, ha riferito all’Ansa il capo del Soccorso alpino abruzzese Antonio Crocetta, che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri soccorritori per raggiungere l’albergo poiché le strade di accesso erano bloccate dalla neve caduta negli ultimi giorni.
“L’hotel e’ stato raggiunto alle 4 e 30 di questa mattina da uomini valorosi del soccorso alpino, che in condizioni al limite hanno raggiunto la struttura. Sono state messe in sicurezza due persone, i soccorsi sono al lavoro”. Cosi’ il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio nel corso del punto stampa sulle emergenze in corso, trasmesso in diretta da Rainews. Curcio ha precisato che “nell’albergo ci sono una trentina di persone, tra quelle registrate e chi stava lavorando”. Il capo della Protezione civile ha rivolto “un appello alla comunicazione” invitando tutti “al massimo rispetto per quelli del soccorso che stanno lavorando, per le persone nella struttura e per i familiari. Esiste solo una comunicazione che e’ la prefettura”.