Vincenzo Boccia

Sui conti pubblici, per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, “i dati sono oggettivi e danno ragione al ministro dell’Economia”. Lo ha detto a margine dell’evento per la celebrazione dei 40 anni del Fasi, il Fondo assistenza sanitaria integrativa costituito da Confindustria e Federmanager. Boccia ha ricordato “un export aumentato del 7%, un Pil che cresce piu’ delle aspettative, l’occupazione che riprende” e “questo significa che la tendenza, la direzione di crescita e’ quella giusta. Per il leader degli industrialo occorre “continuare sulla strada della crescita, come dice l’Europa, e non attivare meccanismi che elevano il deficit e quindi il debito, il che significa la non sostenibilita’ dei conti pubblici italiani”.

“Forse occorre riprendere una logica politica cara al Presidente Theodore Roosevelt, la politica del bastone. Roosevelt diceva: ‘Parla dolcemente e portati sempre un bastone’. Se vogliamo vincere la sfida” della globalizzazione “e esserne protagonisti il bastone per noi e’ l’Europa. A fronte della maggiore competitivita’ di altri Paesi, se vogliamo competere, non possiamo agire come singoli Paesi”. Cosi’ il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, parlando a un convegno sulla Brexit organizzato dal Messaggero dell’economia.

“Il sequestro preventivo dei beni avvia il Paese verso una direttrice del sospetto”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, concludendo a Caserta l’assemblea territoriale dell’associazione. “E un imprenditore, e’ bene chiarirlo alla politica e al Parlamento, vive di reputazione: se fai un errore sul sequestro preventivo lo rovini, non e’ che quando gli ridai l’azienda non e’ successo nulla. Noi – ha lamentato Boccia – abbiamo posto solo questa questione di merito” sul Codice antimafia, “non su tutto, e le risposte sono state, non sul merito ma sulle persone, sul fatto che ‘non abbiamo letto bene’, per essere generosi, ma noi vogliamo ritornare al merito del confronto e non ai titoli. Abbiamo imparato che delegittimare l’altro significa delegittimare se stessi. Saper distinguere i concetti dai preconcetti, superare i pregiudizi e non seguire le mode del momento: tutto questo siamo noi”, ha concluso Boccia.

Sulla proposta del governo che entrerà nella manovra per combattere la disoccupazione giovanile “abbiamo letto alcune cose, non abbiamo elementi informativi per potervi dire qual è il nostro pensiero. L’idea nostra era una proposta shock di inclusione dei giovani, però adesso vediamo il governo cosa indica, al di là delle risorse, dal punto di vista quantitativo, perché ci sono anche possibilità non convenzionali per aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine del convegno della 49esima Giornata del Credito. In merito alla prossima legge di bilancio, “non possiamo fare errori”, spiega Boccia, “in funzione della prossima campagna elettorale siamo preoccupati per una deriva verso una politica solo di domanda e non di potenziamento della competitività delle imprese. Noi ne abbiamo viste molte dal dato numerico, ora cerchiamo di capire qual è la proposta del governo”.

“Dobbiamo avere l’orgoglio di sapere di essere il secondo paese industriale d’Europa, la capacità di reagire tra politica economica e componenti industriali e la necessità di non fare errori. Abbiamo dei deficit infrastrutturali, di costo dell’energia e di tassazione. Se rimuovessimo parte di questi deficit di competitività potremmo diventare il primo Paese industriale”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, durante l’inaugurazione del 57° Salone Nautico di Genova. “Quando parliamo di questione industriale -ha sottolineato Boccia- non parliamo di una questione degli industriali ma di attivare un circolo virtuoso dell’economia. Siamo partiti -ha concluso il presidente di Confindustria- dal condividere il fatto di potenziare la competitività delle imprese, le imprese hanno determinato più investimenti, più export e più occupazione e ora assistiamo all’attivazione della domanda”.

Serve “un’operazione un po’ più choc, far assumere giovani in tempi brevi”. A ribadirlo il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, arrivando al 43esimo Forum Ambrosetti. “E’ condivisibile – ha detto Boccia – loro hanno una idea di rendere la situazione un po’ più strutturale per i giovani. Noi esprimiamo un’altra idea, una operazione un po’ più choc, far assumere giovani in tempi brevi data la situazione anche della disoccupazione giovanile nel Paese e in alcune zone in particolare. Sono due punti di vista, rispettiamo il primato della politica ma la nostra idea è un po’ diversa”.

“Dopo il Jobs Act e il piano Industria 4.0 serve un grande piano di inclusione dei giovani” nel mondo del lavoro. Lo ha detto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, parlando all’assemblea annuale di Assoclima. “Per questo chiediamo l’azzeramento del cuneo fiscale per i giovani nei primi tre anni” di assunzione, ha precisato Boccia, spiegando che “vogliamo permettere ai giovani di fare progetti per il futuro, accendere un mutuo, comprare una macchina… Vogliamo riattivate la domanda” attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani. “Vogliamo dare valore al lavoro, includere e non escludere”, ha continuato Boccia, sottolineando che “vogliamo dire alla politica italiana, in questa fase di eccitazione pre-elettorale, che la nostra proposta crea consenso”, un consenso “che a noi non interessa ma alla politica si'”.

“L’Europa è un vincolo che dobbiamo trasformare in opportunità. L’Europa ha un debito aggregato inferiore agli Usa, è il mercato più ricco del mondo, può essere una grande opportunità, occorre una integrazione politica europea di grande livello perché una Europa così ha i suoi limiti e li sta dimostrando”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia al suo arrivo all assemblea di Confindustria Vicenza. “Se noi vogliamo rispondere come europei ai protezionismi degli altri, abbiamo bisogno di un mercato europeo che sia all’altezza di una grande questione, che è quella che abbiamo definito nazionale ed anche europea, cioè tornare ai fondamentali attraverso l’industria”, ha concluso.

Il Mezzogiorno e’ la grande sfida del Paese, occorre usare al meglio i fondi strutturali fidelizzando gli investitori e attraendo nuove industrie”. Lo ha detto, da Palermo, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine della seconda edizione del ‘Premio Mimi’ La Cavera’. “Adesso si aprira’ una grande stagione di sviluppo – ha aggiunto – dobbiamo essere molto attenti, perche’ adesso si avviera’ un dibattito molto aperto sulla politica di coesione che e’ un elemento determinante della politica europea”.

“Non seguire le facili soluzioni ma dare un’idea di visione al Paese. Mi sembra molto chiara la politica di Macron, per un’Europa più forte ed integrata nell’interesse della Francia e dell’Europa”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine dell’assemblea di Federchimica, a Milano, a chi gli domandava quale esperienza deve trarre l’Italia dal voto francese. “La grande sfida è chi conquista il mercato più ricco del mondo, che è l’Europa. Dobbiamo dare forza e competitività alle imprese europee per difendere questo grande patrimonio di valori e economia che abbiamo”, ha aggiunto.