vacanze italiani

Sette italiani su dieci sono partiti o progettano di partire per le vacanze nei prossimi mesi. È questo il primo risultato di una ricerca condotta da Ipsos, societa’ di cui e’ presidente Nando Pagnoncelli. Voglia di mare e di godere di natura e paesaggi diversi e lontani dalla quotidianita’ sono le motivazioni che spingono gli italiani nella scelta della meta delle proprie vacanze estive 2017. La voglia di mare e’ fortemente confermata dalle destinazioni scelte: meta’ dei vacanzieri che ha optato per l’Italia come meta del proprio viaggio si distribuira’ nell’ordine tra Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana ed Emilia-Romagna. Chi invece ha deciso di andare all’estero privilegera’ Spagna, Grecia e Croazia fino a spingersi verso mete esotiche come Cuba, Capo Verde e Zanzibar. Interesse degli italiani anche per gli Stati Uniti che risulta nel lungo-raggio la meta piu’ frequentata. Piu’ la destinazione e’ lontana piu’ gli italiani affiancano all’interesse per il mare anche un desiderio di visita a citta’, borghi zone archeologiche, musei, ecc. La ricerca ha messo in evidenza che, le destinazioni scelte per il viaggio in molti casi sono gia’ state visitate in passato: questo testimonia una sorta di innamoramento di noi italiani per luoghi e culture. Amiamo tornare nei luoghi che ci hanno ben accolti.Otto viaggiatori su 10 alloggeranno in sistemazioni a pagamento: Hotel, B&B, agriturismi in primis seguiti a distanza da case in affitto e campeggi. Quasi 1 su 10 soggiornera’ in un villaggio turistico. Sulle destinazioni Italia circa 1/3 dei vacanzieri potra’ contare su una casa di proprieta’ o sull’ospitalita’ di parenti o amici; queste possibilita’ di alloggio, anche se in misura minore, saranno a disposizione anche da chi sceglie mete europee o extra-europee. Ma potendo sognare dove andrebbero gli italiani? Negli USA soprattutto; poi in Australia e Giappone. Se qualcuno riuscira’ a realizzare il desiderio degli Stati Uniti gia’ questa estate, le altre due mete appaiono nei fatti delle vere e proprie chimere. Anche le crociere sono un tipo di vacanza che molti italiani gradirebbero sperimentare piu’ di quanto facciano in realta’. Non c’e’ solo l’estate. Oltre 1/3 degli italiani ha gia’ deciso che sfruttera’ anche l’autunno per effettuare viaggi o vacanze con obiettivi prevalentemente culturali e con una maggior predisposizione al medio-lungo raggio. La ricerca e’ stata condotta nell’ambito di Future4Tourism, un progetto nato dalla collaborazione tra Ipsos e il gruppo BCD Ideas, che sara’ presentato il prossimo ottobre a Rimini in occasione del TTG Incontri, la principale marketplace del turismo B2B in Italia, giunto quest’anno alla sua 54esima edizione.

Saranno circa 33,5 milioni gli italiani che andranno in vacanza tra luglio e settembre, con una crescita di 1,2 milioni di persone rispetto al 2016. E’ la stima diffusa dal Codacons. Rispetto allo scorso anno, continua l’analisi dell’associazione, diminuisce il budget di spesa medio delle famiglie, che subirà una flessione valutata intorno al 3%. Complessivamente gli italiani spenderanno in vacanza circa 16,7 miliardi di euro tra alloggi, servizi, svago e cibo. Anche quest’anno la Puglia si conferma la destinazione prediletta degli italiani, e sarà scelta dal 19% delle famiglie, seguita da Sicilia (14%), Toscana (13%) e Liguria (12%). Tra le mete estere Grecia sempre in pole position (29%), seguita da Croazia (24%) e Spagna (19%). Infine anche nel 2017 il mare farà la parte del leone, e sarà scelto da 2 italiani su 3. “A pesare in modo particolare sulla scelta delle mete di villeggiatura è quest’anno più che mai l’effetto terrorismo, che incide pesantemente sulle preferenze dei cittadini”, spiega il Codacons. “Non a caso sale al 78% la percentuale di famiglie che prevede di rimanere entro i confini del nostro paese, contro un 22% che è intenzionato a trascorrere le vacanze all’estero”.

Un’estate buona e un agosto in crescita per il turismo italiano: saranno oltre 33 milioni gli italiani in vacanza da giugno a settembre (+9,5% rispetto al 2015) e in particolare più di 22 milioni si metteranno in viaggio in questo mese per raggiungere una delle tante mete turistiche italiane. A confermare il momento di vitalità di uno dei settori di punta dell’economia italiana, sicuramente anche dovuto alle tensioni internazionali che stanno penalizzando alcune destinazioni come la Turchia, la Tunisia e il Mar Rosso, è un’indagine last minute di Federalberghi.”Questo incremento – dice il presidente degli albergatori italiani, Bernabò Bocca – si rifletterà anche sul giro d’affari che chiuderà con un +17,2% passando dai 18,3 miliardi di euro del 2015 ai 21,5 di quest’anno. Numeri di tutto rispetto che non ci devono però indurre a crogiolarci sugli allori. Al governo, che si accinge a varare il piano strategico nazionale del turismo, chiediamo di sganciare le zavorre che limitano la competitività delle nostre imprese ed indichiamo tre priorità: ridurre la pressione fiscale per consentire investimenti nella riqualificazione delle strutture, contrastare ogni forma di concorrenza sleale e di esercizio abusivo, promuovere la presenza dell’Italia sui mercati internazionali e la destagionalizzazione della domanda turistica”. La durata media della vacanza di quest’anno è di 11 notti rispetto alle 8 notti del 2015 e nel 74,5% dei casi (quasi 25 milioni) gli italiani rimarranno in Italia, mentre nel 25,5% dei casi (quasi 8,5 milioni) andranno all’estero. Il 70% dei vacanzieri affollerà le località marine, il 7,7% le località d’arte maggiori e minori, il 6,7% andrà in montagna, il 5,1% ai laghi, il 2,7% nelle località termali. Quelli che “espatrieranno”, circa 8,5 milioni, si dirigeranno essenzialmente verso le grandi capitali europee (38,8%) e i mari tropicali (14,2%). La spesa stimata per le vacanze estive (comprensive di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 869 euro (rispetto ai 786 del 2015). Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato (lo sceglie il 27%). Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 22,9%, la casa di proprietà con il 13,5%, il villaggio turistico col 12,1% e l’appartamento in affitto con l’11,3%. Crescono i residence con l’8,7% (7,1% nel 2015) e i campeggi con il 5,3% (4,3% nel 2015). La buona annata è confermata anche dai monitoraggi del Codacons che parlano di 32 milioni di cittadini in vacanza. “L’effetto terrorismo e la paura di possibili attentanti – dice il presidente Carlo Rienzi – stanno premiando l’Italia. Il 75% delle famiglie ha deciso infatti di rimanere entro i confini del nostro paese”. Anche quest’anno la Puglia si conferma la destinazione prediletta degli italiani, scelta dal 18% delle famiglie, seguita da Sicilia (15%), Toscana (12%) e Liguria (10%). Tra le mete estere Grecia in pole position (27%), seguita da Croazia (23%) e Spagna (20%)”.

Gli italiani che quest’anno andranno in vacanza saranno circa 32 milioni, come lo scorso anno, ma le famiglie spenderanno complessivamente circa 16,4 miliardi di euro, +2,5% rispetto al 2015. E’ la previsione del Codacons, nell’indagine realizzata sulle abitudini delle famiglie per la villeggiatura. L’Italia resta il Paese più amato per concedersi una pausa lavorativa, e vi resterà il 75% dei connazionali. Per il Codacons, sulla scelta “pesa quest’anno piu’ che mai l’effetto terrorismo, ossia la paura di attentati in paesi stranieri”. Al primo posto tra le regioni italiane troviamo la Puglia, meta individuata dal 18% delle famiglie. Seguono Sicilia (15%), Toscana (12%) e Liguria (10%). Due italiani su tre sceglieranno il mare, ma solo il 50% dei vacanzieri ha già scelto la destinazione. Secondo uno studio di Confesercenti condotto sul turismo, intanto, si spenderanno 33 miliardi di euro, tre in piu’ del 2015. Per la scelta del viaggio la metà degli italiani utilizza o ha utilizzato Internet, mentre il 7% cerca affari last minute. Il 14% si affida ai viaggi organizzati da agenzie di viaggio e tour operator. Tra le strutture, sono preferiti alberghi e pensioni (36%), seguiti da case in affitto (25%). Il mezzo di trasporto più utilizzato resta l’automobile (62%); in crescita l’utilizzo di aerei (26%).