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“Sindaci e amministratori conoscono da vicino le difficolta’ dei cittadini e affrontano temi delicati come l’emergenza casa, la disoccupazione, la mancanza di infrastrutture e la tassazione locale”, lo ha detto Mariastella Gelmini, spiegando perché per la politica è così importante “l’ascolto del Paese” a partire dall’ascolto di chi è impegnato in prima persona negli enti locali. Il tema è emerso nella seconda giornata di #IdeeItalia-la voce del Paese, evento organizzato da Gelmini e Paolo Romani a Milano. Ha dichiarato Romani : “I sindaci e gli amministratori sono la spina dorsale del nostro partito, il loro contributo e’ fondamentale per il rilancio del Paese”.

“L’Italia deve ritrovare coesione sociale a partire dai sindaci che sono gli altoparlanti della popolazione. Come primi cittadini non chiediamo soldi allo Stato ma la possibilita’ di governare in autonomia. E rispetto”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenendo ad Aosta ad una tavola rotonda organizzata nell’ambito della Scuola per la Democrazia, promossa da Consiglio regionale della Valle d’Aosta e dall’associazione ItaliaDecide. “Oggi per fare il sindaco – ha aggiunto – ci vuole coraggio, passione, competenza e amore per il proprio territorio. Per applicare la Costituzione ci vuole coraggio. A Napoli in sei anni siamo riusciti a recuperare importanti spazi senza avere risorse a disposizione”. Riguardo alle disposizioni introdotte per le manifestazioni, il sindaco di Napoli ha osservato: “Il nostro Paese non puo’ rinunciare alla cultura, alle feste popolari, e quindi la ricaduta politica finisce sugli amministratori che devono assumersi enormi responsabilita’”. Infine parlando delle Citta’ Metropolitane, Luigi de Magistris ha portato l’esempio delle sua citta’ “che ha soldi in cassa ma che non puo’ spenderli: cosi’ abbiamo deciso di sfidare il Governo svincolando l’avanzo libero per mettere in sicurezza strade e scuole, coinvolgendo tutte le forze politiche”.

“Quando c’e’ un sindaco che va in televisione a dire ‘noi non li vogliamo’ questa e’ una violazione del rispetto delle regole. Le leggi si possono cambiare ma intanto si rispettano e questo vale anche per chi ha la fascia tricolore e per chi ha responsabilita’ politica”. Cosi’ la leader della Cgil Susanna Camusso, concludendo la presentazione sul rapporto sull’immigrazione nella sede del sindacato

Seggi aperti da stamane alle 7 in 101 comuni delle Regioni a statuto ordinario e in dieci delle Regioni a statuto speciale per il turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci. Sono in totale 4.304.739 gli elettori e 5.184 le sezioni elettorali. Ventidue i capoluoghi interessati: Genova, Catanzaro, L’Aquila, Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani. I seggi si chiuderanno alle ore 23 e subito dopo ci sarà lo scrutinio. La sfida di oggi vede il centrodestra e il centrosinistra in lizza quasi ovunque nei grandi centri. Il Movimento 5 Stelle correra’ solo nei capoluoghi di provincia di Asti e Carrara.

Chiara Appendino, sindaco di Torino, si piazza al primo posto nella classifica del Governance Poll sul gradimento degli amministratori pubblicata oggi da Il Sole 24 Ore. Appendino ottiene il 62%, seguita dal sindaco di Firenze Dario Nardella (61%) e da Federico Pizzarotti primo cittadino di Parma (60,5%). Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, si piazza al trentesimo posto (55%). al penultimo posto il sindaco di Roma Virginia Raggi con il 44% di gradimento. Ultima Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria, con il 42%. A Milano Giuseppe Sala è 30esimo con il 55%. Nella classifica dei governatori Luca Zaia, presidente della regione Veneto, si classifica al primo posto con il 60% di gradimento. Al secondo posto c’è Enrico Rossi, presidente della regione Toscana (57%) e al terzo Roberto Maroni, governatore della Lombardia (54%). Ultimo è il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta (27%).

“Non si puo’ dire Italia senza dire campanile, senza dire piazza, municipio, comune, non si puo’ dire Italia senza dire sindaco. Il sindaco e’ la homepage del nostro Paese. Il cittadino quando pensa allo Stato subito vede il sindaco”, dice il ministro dell’interno Angelino Alfano, in aula a Montecitorio durante l’incontro con i primi cittadini sulle emergenze da affrontare nel Paese, organizzato dalla Camera dei deputati in collaborazione con l’Anci. E nel suo intervento parla anche dell’immigrazione che molti comuni vivono in primo piano. “C’e’ stato un giorno di tre anni fa in cui scegliere che l’Italia essere – dice il ministro – Quando sono morte al largo di Lampedusa piu’ di 300 persone. “Potevamo essere – ricorda Alfano – l’Italia dell’indifferenza, dell’ignavia, dell’accidia. Abbiamo scelto di essere un’altra Italia: quella del lavoro e della fatica del coraggio. Lo abbiamo scelto perche’ ci sono momenti in cui tra una cosa utile per te, ma sbagliata, e la cosa giusta che magari ti fa perdere voti, tu scegli la cosa giusta, ma non quella sbagliata. Per noi la vita umana viene prima di ogni altra cosa”, dice il ministro, e a proposito della questione migranti rivolto ai sindaci aggiunge: “Credo che anche un piccolo comune di 1000 abitanti possa reggere 2-3 migranti. Cosi’ come credo che uno di 10.000 possa reggerne 20-30. E’ cio’ che stiamo chiedendo. Nulla di piu'”. Il titolare del Viminale riserva una stoccata all’Unione europea: “L’Europa aveva preso l’impegno a prendersi 50mila migranti dall’Italia. Non lo ha fatto, sono amareggiato ma da europeista convinto non credo che l’Europa possa essere abbandonata”.

Domani la Camera dei deputati apre l’Aula a oltre 600 sindaci di tutta Italia per un confronto sulle urgenze da affrontare nel Paese. Fra i primi cittadini ci saranno i sindaci delle zone terremotate di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Dalle 11 di lunedì 7 novembre i sindaci incontreranno i presidenti delle Commissioni parlamentari e i rappresentanti del Governo. Al centro del confronto i temi dell’ambiente, della cultura, del welfare, dell’accoglienza. Dopo l’intervento introduttivo del presidente della Camera, Laura Boldrini, prenderanno la parola i sindaci di Norcia, Crognaleto, Amatrice e Ussita, le zone piu’ colpite dai terremoti di agosto e ottobre. A seguire, interverranno gli altri colleghi, tra i quali Pizzarotti (Parma), Merola (Bologna), Gori (Bergamo), Nicolini (Lampedusa). Al termine, daranno il loro contributo il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, il presidente del consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Claudio De Vincenti, e il ministro dell’Interno Angelino Alfano. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Anci, sara’ trasmesso in diretta dalla Rai, dal canale satellitare della Camera e in streaming dalla web-tv della Camera.

Centouno immobili confiscati alla mafia sono stati consegnati ai sindaci di diversi comuni delle province di Palermo e Trapani dal prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di fabbricati, appartamenti e terreni da destinare per finalità istituzionali e sociali. Nel corso della cerimonia nella sede dell’Agenzia a Palermo, Postiglione ha consegnato alla direzione regionale Sicilia dell’Agenzia del demanio altri quattro immobili che saranno mantenuti al patrimonio dello Stato e destinati ad alloggi di servizio e pertinenze delle forze dell’ordine.