Scotto

“La sinistra perde quando non fa la sinistra. E’ stato cosi’ in Europa, sara’ cosi’ in Sicilia. La verita’ e’ che Renzi sa che il responso delle urne dimostrera’ questo. Si sono alleati con la destra in Sicilia e perderanno. Si stanno alleando con la destra in Italia e perderanno”: lo dichiara in una nota il deputato di Mdp Arturo Scotto.

“E’ stata un’estate drammatica. Abbiamo assistito a un pezzo di penisola che ha bruciato continuamente. Ieri la Campania, col parco de Vesuvio: oggi l’Abruzzo con il parco della Majella. Interi ettari di territorio ormai sono inceneriti con conseguenze sull’ecosistema irrimediabili. Non ci stancheremo mai di chiedere un piano di cura del territorio e risorse vere per evitare la sparizione del patrimonio ambientale del nostro paese. E poi occorre la necessaria revisione di alcune delle leggi sbagliate che sono state fatte in questi anni. A partire da quell’accorpamento tra carabinieri e forestale che si e’ rivelato disastroso. E che oggi e’ sotto la lente di ingrandimento della Corte. Un consiglio a chi governa e alla Ministra Madia – che di bocciature da parte della Consulta ormai e’ esperta – : metta mano al decreto 177 del 2016 sulle competenze alla Forestale. Discutiamone in Parlamento senza tabu’, prima che sia troppo tardi. Quando le leggi sono sbagliate e’ dovere della politica cambiarle”. Lo dichiara in una nota il deputato di Mdp Arturo Scotto.

“Ascolti Luigi Di Maio e sembra di sentire Salvini. Cambia solo l’accento. E il fatto che le sue parole risultano ancor più gravi, visto che ricopre una carica istituzionale. Entrambi sono impegnati a contendersi un po’ di spazio elettorale cavalcando le paure delle persone. Senza nessun ripensamento dopo i fatti gravissimi di ieri a Piazza Indipendenza. Gratta gratta, quando si dice oltre la sinistra e la destra si finisce sempre a destra. E’ una regola ferrea della politica dalla notte dei tempi”: così in una nota il deputato di MDP Arturo Scotto.

“Gli abbracci non sono un problema: fossi stato alla festa de l’Unita’ di Milano avrei salutato la Boschi anche io. Sul piano politico sono convinto che non si puo’ fare politica col torcicollo, ha ragione Pisapia. Ma per farlo dobbiamo essere realisti: le politiche di questi anni su lavoro, sulla giustizia sociale e la democrazia rendono impossibile oggi l’alleanza col Pd di Renzi. Per cui c’e’ la necessita’ di costruire un’alternativa politica al Pd, un cantiere il piu’ aperto, inclusivo e partecipato possibile, che riequilibri i rapporti di forza nel campo del centrosinistra”. cosi’ dalle colonne del Manifesto il deputato di Mdp Arturo Scotto. “Hic Rhodus, hic salta. Questo nasce e appassiona solo se e’ partecipato e democratico, non se e’ un amalgama tra stati maggiori. Propongo che in autunno il nostro popolo sia chiamato a scegliere il simbolo, l’identita’ programmatica e i volti che dovranno rappresentarlo. La nostra ambizione – continua Scotto – e’ quella di costruire qualcosa di piu’ grande. In pochi mesi abbiamo riportato alla politica tanti uomini e donne che erano andati a casa, sul territorio abbiamo una rete forte e radicata di militanti e amministratori. Tutto questo e’ un patrimonio fondamentale per la sinistra e la democrazia di questo paese, da cui non si puo’ prescindere. Ora bisogna dare gambe e fiato al progetto e offrire a tanti e tante un passaggio popolare vero. Questo e’ l’unico modo per evitare che poi questo soggetto politico si sfasci un minuto dopo delle elezioni”.

“Se vogliamo entrare nel governo? Assolutamente no. Abbiamo lasciato le nostre poltrone, non abbiamo l’abitudine di cercarne altre”. Lo ha detto Arturo Scotto, deputato di Mdp, al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari . Scotto ha spiegato che la nuova formazione politica vuole sedere in Parlamento “a sinistra del Partito Democratico”. “Il nostro movimento – ha continuato – è destinato a crescere ed a diventare attrattivo: puo’ diventare il quarto gruppo del Parlamento”. E sulla sigla del Movimento: “Non chiamateci Dp ma Amdp, ovvero Articolo 1 Movimento democratico progressista”, ha dichiarato Scotto, deputato del neo movimento che vede tra i suoi leader Pierluigi Bersani e Roberto Speranza.

Il caso Regeni, con il passare delle settimane, si sta avviando verso un insabbiamento, nonostante gli sforzi compiuti dal governo e dalla magistratura italiani. Scarsissima e fuorviante la collaborazione del governo egiziano. Ed ecco che giunge una proposta molto interessante. “Istituire subito una commissione d’inchiesta del Parlamento italiano che contribuisca a far luce sull’omicidio di Giulio Regeni, sui depistaggi, e dia un contributo alla verita’ e alla giustizia che la famiglia e tutta Italia pretendono E’ la proposta di legge che Sinistra Italiana presentera’ martedi’ prossimo, 14 giugno 2016 alle ore 15 nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio”. Partecipano Nicola Fratoianni, Arturo Scotto, i vicepresidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato Erasmo Palazzotto e Peppe De Cristofaro. “Nonostante gli sforzi della Procura di Roma e degli inquirenti italiani, le indagini su questo caso, non hanno ancora portato ad individuare i colpevoli e dal ritrovamento del corpo di Giulio il 3 febbraio scorso ad oggi, si sono susseguite varie ipotesi sulla sua morte. Mentre la diplomazia italiana, dopo alcune iniziative, pare si sia normalizzata. Forte e’ il rischio che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso’ in Egitto, o possa essere collocato in una delle tante versioni della polizia e del governo egiziano”, conclude Scotto.