rinvio a giudizio

Il gip Giangaspare Camerini ha rinviato a giudizio i giornalisti Piero Messina e Maurizio Zoppi – accusati di calunnia e pubblicazione di notizie false – autori dell’articolo sull’intercettazione tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il suo medico, Matteo Tutino, pubblicata sul settimanale L’Espresso nel luglio 2015. Il processo comincera’ il 7 dicembre davanti alla quinta sezione del Tribunale monocratico di Palermo. Secondo i giornalisti, nel colloquio Tutino e Crocetta avrebbero parlato dell’allora assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso dalla mafia. Il medico, accusato di falso, truffa e peculato, secondo quanto ricostruito dai due giornalisti, avrebbe detto al governatore siciliano: “Lucia Borsellino va fatta fuori come il padre”. Secondo l’accusa, l’intercettazione con quelle parole non esiste; la sua esistenza e’ stata smentita piu’ volte dalla procura di Palermo e da altre procure dell’Isola. Il gip ha respinto la richiesta avanzata dagli avvocati Carlo Federico Grosso e Nino Caleca di un nuovo incidente probatorio con la perizia di tutte le intercettazioni ambientali e telefoniche tra gli indagati per la presunta truffa operata dal medico Matteo Tutino.

Severino Antinori è stato rinviato a giudizio dal gup di Milano Anna Magelli con l’accusa di aver rapinato ovuli a una giovane infermiera spagnola. Il processo si aprirà il prossimo 17 novembre davanti all’ottava sezione penale del Tribunale. Il ginecologo ha ribadito che si tratta di “una persecuzione” e rivolgendosi al pm Maura Ripamonti, titolare dell’ indagine, ha detto: “Se lei ha un minimo di coscienza non dormirà la notte. Ci pensi, ci pensi… Io peggio di Tortora. Antinori é accusato di aver prelevato 8 ovuli a una giovane infermiera spagnola contro la sua volontà, per poi reimpiantarli, una volta fecondati, a tre pazienti in lista d’attesa da tempo. Severino Antinori, pioniere della fecondazione assistita, è stato rinviato a giudizio a Milano. Ai magistrati il compito di chiarire, tra le altre cose, se si sia trattato di “rapina di ovuli”, come sostiene il pm Maura Ripamonti, oppure del reato più lieve di lesioni personali, come affermano il Tribunale del Riesame e la difesa. Cos’ Antinori “Sono vittima del più grave errore giudiziario degli ultimi 30 anni, peggio di Enzo Tortora. Contro di me c’è una persecuzione, un complotto per punire migliaia di coppie italiane che si rivolgono alla fecondazione eterologa per avere un figlio”.