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Il 13 agosto 1961, alle prime ore di una domenica mattina, su ordine delle autorità della Germania comunista, iniziano a venire stesi reticolati di filo spinato sulla linea di confine tra Berlino Est e Berlino Ovest. A ricordarlo è “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 13 agosto a mezzanotte, e in replica alle 5.30, 08.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10 su Rai Storia. Nei giorni successivi, il filo spinato viene sostituito da un muro costruito da lavoratori edili di Berlino Est sotto la stretta sorveglianza dei ‘Vopos’ della RDT. In serata il borgomastro Willy Brandt dichiara al parlamento di Berlino: “L’amministrazione del Land di Berlino denuncia davanti a tutto il mondo le misure illegali e inumane di chi divide la Germania, opprime Berlino Est e minaccia Berlino Ovest.

Il 7 giugno del 2008 muore Dino Risi, uno dei maggiori registi della commedia all’italiana. Un personaggio ricordato da “Il giorno e la Storia”, in onda domani alle 00.00 e in replica alle 5.30, 8.30, 11.30, 14.00, e alle 20.10 su Rai Storia. Il suo primo grande successo lo ottiene grazie a “Pane, amore e…”, sequel dei fortunati “Pane, amore e fantasia” e “Pane, amore e gelosia” diretti da Luigi Comencini e interpretati da Vittorio De Sica. Risi lavora con molti grandi attori, ma principalmente con Alberto Sordi, Nino Manfredi e Vittorio Gassman, i suoi “prediletti”. Negli anni ’60 dirige la pellicola più indissolubilmente legata al suo nome: “Il sorpasso”, antesignana dei road-movie americani, con Vittorio Gassman, impegnato nella iniziazione alla vita di un timido e impacciato studente (Jean-Louis Trintignant), sullo sfondo dell’Italia del boom economico.

Gianni Riotta incontra Roberto Saviano in una veste insolita per l’intellettuale campano. Ne nasce un’intervista che Rai Cultura propone domani alle 22 su Rai Storia. Saviano si racconta a tutto tondo dai primi passi di scrittore al fulmineo successo di ‘Gomorra’. Dopo le recenti dichiarazioni sulla morte di Fidel Castro, Saviano specifica che ha “sempre cercato di raccontare Castro dal punto di vista degli intellettuali e dei dissidenti”, perché all’ombra del grande monumento del ‘Lider Maximo’ si sono troppo spesso fraintese le idee dei tanti intellettuali, costretti, in patria come all’estero, a condurre vite miserabili con il solo anelito della libertà negata dalle ingombranti sovrastrutture ideologiche. Saviano conosce bene la sofferenza della rinuncia, anche per questo – racconta – è sempre stato affascinato dai libri di guerra, perché “la guerra spreme gli uomini” e insieme all’orrore è capace di tirare fuori il sublime, l’essenza di grandi verità.

Trentasei anni fa la strage di Ustica: ottantuno vittime, passeggeri ed equipaggio del DC9 Itavia in volo da Bologna a Palermo precipitato nel mar Tirreno. Una tragedia al cui ricordo Rai Cultura dedica parte della programmazione di domani su Rai Storia. In particolare, alle 19.30, e in replica alle 23.30, lo speciale ”Ustica, 27 giugno 1980” propone una raccolta dei brani dei telegiornali di quel giorno e degli approfondimenti che la Rai ha dedicato nel corso degli anni alla ricerca della verità sull’accaduto. A raccontare e gettare luce su questa strage, lo scrittore e giornalista Andrea Purgatori: ”I primi cinque anni di questa storia sono stati anni di buio, un buco nero dentro il quale sono state inghiottite le carte e le vite dei famigliari delle vittime. I magistrati hanno dovuto combattere per avere gli elementi che potessero spiegare quello che era accaduto, con una contraddizione pazzesca e cioè che già poche ore dopo circolavano le voci che parlavano di un missile, che parlavano dell’abbattimento da parte di un caccia”. La vicenda è ripercorsa anche da ”Il giorno e la storia” – in onda alle 24.10, e in replica alle 08.30, alle 11.30, alle 14.00 e alle 20.30 – con la ricostruzione della probabile dinamica dei fatti: l’aereo si sarebbe trovato, del tutto casualmente, in un triangolo di cielo interessato da operazioni di guerra e sarebbe stato raggiunto e colpito da un missile. Dopo venti anni di indagini, migliaia di cartelle di atti istruttori e quasi trecento udienze processuali, la verità sul caso Ustica non è ancora venuta pienamente alla luce. Anche sul web, sui portali di Rai Cultura, verrà commemorata la strage con l’intervista a Daria Bonfietti sul quaderno di poesia ”Che cosa volete sapere?” ”Che cosa volete sapere?” è l’ultimo dei Quaderni di poesia voluti dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, di cui Daria Bonfietti è la Presidente. Il libro raccoglie le poesie di Gregorio Scalise e le opere di Flavio Favelli: parole e immagini composte per la strage di Ustica, che fanno riflettere e scuotono con la loro forza, prima di tradursi in memoria.