“La flessibilita’ non significa ‘maggiore spazio di deficit rispetto al passato’ come fa credere qualcuno, ma significa maggiore spazio di deficit rispetto alle assurde previsioni del fiscal compact'”. E’ quanto scrive Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Pd, nella sua e-News. “In altri termini: il governo Monti e il governo Letta avevano un deficit piu’ alto del nostro, lo avevano al 3% – aggiunge Renzi – noi lo abbiamo ridotto, non aumentato. Siamo stati piu’ rigorosi, non meno rigorosi. Abbiamo usato la flessibilita’ che ci siamo conquistati per tenere il deficit al 2,3% (che diventera’ 2,1% per effetto della manovrina concordata dall’attuale governo a Bruxelles) anziche’ arrivare da subito al pareggio di bilancio voluto dalla politica di austerity del passato”. Per l’ex premier “la flessibilita’ non significa finanza allegra, ricreazione per tutti: noi abbiamo tenuto i conti in ordine piu’ degli ultimi tre governi. Ma abbiamo cercato di farlo senza uccidere le prospettive di crescita, cosa che il fiscal compact – votato da quelli di prima, non da noi – ci avrebbe costretto a fare. Piu’ rigorosi di chi ci ha preceduto – conclude Renzi – senza pero’ essere totalmente proni alla filosofia dell’austerity. E questo l’abbiamo fatto insieme al ministro Pier Carlo Padoan cui sono legato da un rapporto personale di stima e amicizia che nessun retroscena giornalistico riuscira’ a mettere in discussione”.