Mise

Un protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare il contrasto alla contraffazione nei Comuni italiani è stato firmato dal sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Antonio Gentile, dal Presidente dell’Anci Antonio Decaro e dal Direttore Generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi del Mise. L’obiettivo è anche quello di consolidare le reti di cooperazione tra gli attori gia’ impegnati sul territorio. “In continuita’ con il Programma Nazionale di Azioni Territoriali Anticontraffazione, recentemente conclusosi con importanti risultati in 26 Comuni Italiani, il Ministero dello Sviluppo Economico – comunica il Mise – promuove, nelle amministrazioni comunali, l’introduzione o il rafforzamento di nuclei delle Polizie locali specializzati nel contrasto al mercato del falso, oltre ad azioni di formazione/informazione rivolte ad operatori di polizia locale e ad altre figure della pubblica amministrazione coinvolte nelle attivita’ di enforcement”. Nella lotta alla contraffazione saranno realizzate anche iniziative per sensibilizzare i cittadini sui danni connessi al consumo di prodotti falsi.

I contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica della Rai sono al di fuori del tetto di 240 mila euro. Lo chiarisce il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, che ha spedito una lettera ai vertici dell’Azienda di Viale Mazzini. Un “atto formale”, in cui è spiegato – in forza di un parere dell’Avvocatura dello Stato sull’interpretazione della legge sull’Editoria in materia di limite ai compensi – “la piena legittimita’ della tesi che non include, nel perimetro di applicazione del limite i contratti caratterizzati da prestazioni di natura artistica”. Il Ministero dello Sviluppo economico ha richiamato un parere espresso qualche settimana fa dall’Avvocatura dello Stato che aveva espresso dubbi sull’applicabilità del limite di 240mila euro annui, introdotto dall’art. 9 della legge n. 198 del 2016, alle collaborazioni artistiche della Rai.

“Credo che le problematiche su clima e energia siano un impegno prioritario per il governo. Per favorire la crescita del Paese bisognerà dare seguito a quanto deciso alla Cop 21, promuovendo una politica sostenibile “. Lo ha detto in Senato, in commissione Ambiente, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. “In questa sede mi limito a dire che già nel Sen (Sistema energetico nazionale) veniva riconosciuto all’efficienza energetica un ruolo centrale, con un’intensa collaborazione tra il nostro Ministero e il Mise; anche per questo motivo sono stati stabiliti nuovi requisiti energetici per gli edifici di nuova costruzione”, ha aggiunto.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato la proposta di riparto delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione destinate al finanziamento di un Piano operativo del valore di 1400 milioni di euro che interesserà prevalentemente le regioni del Mezzogiorno. Su un totale di 1400 milioni pre-assegnati dal CIPE allo sviluppo economico e produttivo, spiega una nota del Mise, circa un miliardo di euro e’ riservato al sostegno dei contratti di sviluppo strategici, innovativi e di grandi dimensioni, mentre 350 milioni sono destinati al finanziamento di interventi di ricerca e sviluppo nel settore dell’Aerospazio, e 100 milioni alla partecipazione al programma europeo “SME Iniziative” che favorisce l’accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese. “Attraverso il Piano Operativo si punta a definire una manovra anticiclica che valga a rilanciare una crescita che operi per scelte selettive- dice il sottosegretario MISE con delega alla programmazione economica, Antonio Gentile- invertendo la tendenza alla dispersione e alla de-specializzazione degli strumenti di intervento che ha caratterizzato il precedente periodo di programmazione. La gravita’ della congiuntura economica- prosegue il sottosegretario- richiede un impegno straordinario nell’affinamento degli obiettivi e nella definizione di un modello di cooperazione pubblico-privata che ci permetta di massimizzare le scarse risorse disponibili, soprattutto in un Mezzogiorno avviato al declino industriale . E’ forse il caso di tornare all’impostazione, riveduta e corretta, dei vecchi contratti di programma, che hanno permesso l’insediamento ed il radicamento al Sud di grandi imprese italiane e internazionali. Operando nel solco della grande riconversione industriale  disegnata con il programma Industria 4.0 e con la Strategia di Specializzazione Intelligente, che costituisce un pilastro della  politica di coesione 2014 – 2020”. Uno dei punti forza della piano operativo che sara’ a breve proposto dal Ministero all’Autorita’ per la Coesione Territoriale e al CIPE e’ la definizione di modalita’ intensive di raccordo e coordinamento con le Regioni: “Il maggior coordinamento tra centri di decisione- conclude Gentile- ci permettera’ di massimizzare la spesa d’investimento e limitare gli effetti dispersivi e fuorvianti che derivano dall’eccesso e dalla frammentazione dell’offerta. La moltiplicazione dei bandi non genera automaticamente maggiore crescita; anzi, spesso accresce confusione e incertezza tra gli operatori. L’Italia ha bisogno di una politica industriale unitaria, che progetti e attui la convergenza delle scarse risorse disponibili su operazioni strategiche capaci di fare la differenza, al Sud come al Nord”.

I dati sul pagamento del canone Tv riferiti da un articolo uscito su Italia Oggi sono del tutto immaginari”. E’ quanto si legge in un comunicato del Mise. I numeri al momento parziali – continua il comunicato – che ci ha fornito Enel – di gran lunga il maggior operatore del mercato elettrico – smentiscono completamente quanto scritto dal quotidiano, che cita come fonte presunti “esperti”. Il mancato pagamento delle bollette Enel di luglio (quindi non solo della quota canone) si aggira attorno al 10 per cento, comprensivo della morosità fisiologica e di quella stagionale (periodo estivo) e dell’eventuale non pagamento del canone Rai, per esempio per possibili errori di fatturazione o da parte di coloro che avevano dimenticato di fare richiesta di esenzione. “Altri operatori elettrici forniscono percentuali di mancato pagamento delle bollette anche sensibilmente inferiori al 10 per cento. Solo a fine settembre l’Agenzia delle Entrate riceverà dalle compagnie elettriche i numeri ufficiali relativi al pagamento del canone Tv nei primi due mesi e potrà fare un primo consuntivo attendibile dell’operazione: sarà nostra cura renderne immediatamente conto”.

Sarà pubblico online il primo elenco dei ‘lobbisti’. Dai consulenti, alle imprese, fino alle associazioni di categoria e a tutti i gruppi portatori di interesse. Chiunque vorrà incontrare i vertici del ministero dello Sviluppo Economico per un interesse dovrà iscriversi in un registro pubblico. C’è un mese di tempo per registrarsi. L’obbligo di iscrizione scatterà il 6 ottobre. L’obiettivo del MISE, annunciato dal ministro Carlo Calenda, si inquadra nelle azioni di trasparenza (registrotrasparenza.mise.gov.it) ed è quello di rispondere alle esigenze dei cittadini, sempre più intenzionati a partecipare da vicino alle attività della pubblica amministrazione.