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“Non c’e’ nessuna discussione fra noi, ne’ fra noi e Pisapia. Noi siamo nati come movimento per promuovere una cosa piu’ grande. Campo progressista e’ nato come movimento per promuovere una cosa piu’ grande. Non facciamo un cartello elettorale: stiamo percorrendo una strada che ci porta a un nuovo soggetto politico: progressista, plurale, saldamente di centrosinistra, con un programma di centrosinistra che parlera’ di lavoro, sanita’, di pulizia morale…”. Cosi’ Pier Luigi Bersani sintetizza a Repubblica.it il progetto messo in campo da Articolo 1-Mdp e da Campo progressista. Alle elezioni ci sara’ una “lista unica che dira’ che non siamo solo una lista, ma stiamo avviandoci verso la costruzione di una forza politica progressista, aperta, plurale, saldamente di centrosinistra. Quando avverra’? Non ho l’orologio. Ma so che lo stiamo costruendo aprendoci, senza gelosie e solitudini”. Quanto al rapporto con Massimo D’Alema, Bersani taglia corto: “Io imparo dai giornali cosa ho fatto con D’Alema. Dopo di che bastava sentirlo D’Alema, la pensiamo esattamente alla stessa maniera”.

“In uno stato di diritto e’ legittimo che chi si ritiene diffamato da un giornalista si rivolga alla magistratura o al competente ordine professionale. Quello che non e’ accettabile sono invece le liste di proscrizione e le intimidazioni. L’iniziativa dell’onorevole Luigi Di Maio e’ un tentativo maldestro di screditare un’intera categoria professionale, mettendo all’indice tutti i cronisti che in questi giorni stanno raccontando con rigore e dovizia di particolari le inchieste della magistratura in cui e’ coinvolta la sindaca di Roma”. Lo afferma il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, aggiungendo che “si tratta di un’altra trovata mediatica pensata per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da quanto sta venendo fuori dalle inchieste”. Continua Lorusso: “Ai colleghi finiti nella lista dei giornalisti sgraditi, l’esortazione, anche se non ne hanno bisogno, a continuare a informare i cittadini con la correttezza che ha sempre contraddistinto la loro attivita’ professionale”.

“Elezioni anticipate? Il giorno in cui, senza cambiare la legge elettorale, Renzi chiedesse a Gentiloni di dimettersi per andare al voto anticipato, io credo che la reazione dovrebbe essere quella di preparare un’altra lista”. Lo ha detto Massimo D’Alema, alla trasmissione “#CartaBianca” su Rai Tre. E se nella sinistra si formera’ un nuovo partito – ha aggiunto – superera’ il 10% dei voti: ho fatto fare delle ricerche”.