Laura Boldrini

“È l’ultimo 8 marzo di questa legislatura in cui ho presieduto la Camera dei deputati. È stata una legislatura di forte impegno contro la violenza di genere e per i diritti delle donne. E questo e’ stato possibile grazie all’impegno di tante deputate che hanno lavorato insieme a prescindere dalle appartenenze politiche”. Lo scrive su facebook Laura Boldrini, presidente della camera. Su questi temi, aggiunge, “ho caratterizzato il massimo del mio impegno di Presidente della Camera, attraverso diverse iniziative contro la violenza, per l’occupazione e l’imprenditoria femminile, per affermare il linguaggio di genere. Un impegno culminato nella straordinaria giornata del 25 novembre scorso, quando 1.400 donne hanno riempito le aule di Montecitorio. Molto ancora c’e’ da fare e mi auguro che nella legislatura che sta iniziando questo impegno prosegua e si intensifichi”. “E auspico che il prossimo governo, a differenza di quelli passati, istituisca finalmente un Ministero delle pari opportunita’, dotato dei poteri e delle risorse necessarie. Buon otto marzo a tutte!”, conclude.

“Salvini è fissato: parla solo di immigrati ma quand’è che si occupa degli italiani? Facesse qualcosa di utile al Paese, sta in politica da quando aveva 17 anni, non ha fatto altro in vita sua e non ha avuto altro datore di lavoro se non la Lega. E’ viene a fare il nuovo? Salvini è il politico più vecchio che abbiamo”. Lo ha detto la presidente della Camera e candidata di Leu Laura Boldrini, in un videoforum su Repubblica tv. “Salvini – ha continuato – abbassa il livello della politica, trasformandola in rissa e turpiloquio e trasmettendo un messaggio molto negativo. Se un politico parla e si comporta così, le persone che lo seguono sono autorizzate a fare tutto. Uno che vorrebbe fare il presidente del Consiglio e poi dice quelle cose… Salvini si dovrebbe scusare con gli italiani, perché le sue sparate sul razzismo fanno il giro del mondo e gettano fango sugli italiani, che vengono visti anch’essi come razzisti”. “Da presidente della Camera, di premier ne ho incontrati tanti ma non ho mai sentito a nessuno dire – come è avvenuto il giorno della morte di Ciampi – che era stato un traditore dell’Italia, o di un presidente della Repubblica che va processato o che la presidente della Camera è una tarata mentale. Dubito che in altri Paesi si incontri un candidato premier che abbia una ‘vivacità dialettica’ di questo genere”.

“La razza non esiste, siamo tutti di una sola razza, come è stato dimostrato dalla scienza, quella umana: il patrimonio genetico è lo stesso. La razza è una malattia che colpisce i bianchi e fa fuori gli altri, diceva Einstein. Un concetto che va estirpato dalla nostra vita”. Lo afferma la Presidente della Camera, Laura Boldrini, su Radio Rai 1, in occasione dell’80esimo anniversario dell’approvazione delle leggi razziali. “Sono felice – ha aggiunto – che il Parlamento avrà tra i suoi membri una figura così forte come Liliana Segre, in grado di far capire ai giovani di stare lontani da questa trappola d’odio. Non bisogna più chiudere gli occhi, è un problema serio che va affrontato”.

“Sgombriamo il campo da equivoci, perche’ su questo tema c’e’ chi alimenta confusione e paure. La riforma della legge sulla cittadinanza non dice che diventano italiani tutti coloro che arrivano nel nostro Paese. Al contrario pone condizioni ben precise: diventa cittadino italiano solo chi e’ nato qui da genitori con regolare permesso di soggiorno di lunga durata o chi e’ arrivato da noi prima dei 12 anni e ha gia’ completato un percorso di studi di almeno cinque anni”. Lo scrive su Facebook la presidente della Camera Laura Boldrini. “E’ quello che ho detto ieri sera alla Festa del quotidiano Avvenire che si e’ tenuta nella chiesa madre di Terrasini, in provincia di Palermo – aggiunge -. Insomma la cittadinanza arriva solo se il minore e’ passato attraverso le varie tappe. E’ percio’ nell’interesse della collettivita’ che questi giovani diventino buoni cittadini. Se la politica e’ l’arte del futuro, allora spero che il Parlamento approvi questa legge”.

“In uno stato di diritto internet non puo’ essere al di fuori e al di sopra della legge. I reati sono tali sia off line che on line. Le leggi ci sono, si mettano in atto. Il cittadino puo’ non sentirsi solo”. Lo afferma in un’intervista al Giornale di Sicilia, la presidente della Camera Laura Boldrini per rilanciare la propria battaglia “contro l’odio in rete e fake news”, in occasione della presentazione del suo libro sull’Europa alla Festa di Avvenire, che si terra’ stasera alle 19,30 a Terrasini nel Palermitano. “Fin dal mio insediamento ho voluto dare un segnale di contemporaneita’. Tra le 14 commissioni parlamentari non ce n’era una che si occupasse del digitale. – prosegue – L’abbiamo istituita noi, composta da deputati ed esperti. Questo tema ci riguarda tutti, e riguarda soprattutto i nostri figli. Per questo e’ importante la formazione. La commissione, che ha prodotto una dichiarazione dei diritti e doveri di internet, grazie a un accordo col ministero dell’Istruzione, sta andando nelle scuole per insegnare la consapevolezza digitale”. Per Boldrini “il messaggio da diffondere e’ che non bisogna prendere per buono tutto cio’ che circola sul web. Serve diffondere la cultura della verifica di fronte a fake news create per far soldi, per rovinare la reputazione e per seminare odio. Per questo, con la ministra Fedeli, insieme a Facebook, Google, la Rai, la Fieg e Confindustria stiamo per lanciare il primo progetto di educazione civica digitale nelle scuole. Spesso nel web regna l’impunita’”. 

“Chiedo a tutti di pensare che dall’altra parte c’e’ chi riceve” commenti di odio sul web, “quando io ho reso noti i nomi di chi offendeva sul web ho ricevuto telefonate di madri che chiedevano perdono”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, ospite de “L’aria che tira” su La7. “Mettiamoci nei panni di chi riceve quei messaggi – ha aggiunto Boldrini -. La violenza dovrebbe essere condannata e stigmatizzata da tutta la politica in modo trasversale, la diffamazione e’ reato anche sulla rete e questo i nostri ragazzi lo devono sapere”. La presidente Boldrini ha poi annunciato che “con la ministra Fedeli lanceremo il primo progetto di educazione digitale con Google, Facebook, Confindustria, Fieg. Vogliamo aiutare i nostri giovani a difendersi dalle fake news e a capire che l’odio ci fa vivere tutti peggio”.

“Solidarieta’ alla Boldrini. E’ la presidente della Camera dei Deputati, terza carica dello Stato, con un impegno politico che va oltre quello strettamente istituzionale. Due i suoi grandi ambiti di intervento positivo: la difesa e la promozione delle donne e i rifugiati, a cui spesso accosta anche i migranti per garantire loro il diritto alla vita, il diritto civile per antonomasia”. Lo dichiara in una nota Paola Binetti, deputata dell’Udc. “La sua linea politica e’ chiara e definita- continua- il suo endorsement a favore di Pisapia non lascia dubbi sulla sua futura collocazione politica in una sinistra alternativa al Pd. Donna di sinistra quindi, schierata dalla parte delle donne e dei migranti, considerati forse come categorie deboli e bisognose di una particolare tutela. Sempre elegante e misurata nei toni e nelle sue affermazioni, eppure cio’ nonostante e’ oggetto di una serie di insulti sul web, che sorprendono per la volgarita’ piu’ ancora che per la loro aggressivita’. La polemica del M5S in Aula, spesso particolarmente pungente quando si rivolge alla presidente, ha un evidente carattere strumentale, politico-mediatico e serve a dare visibilita’ al parlamentare di turno, ma non scade mai nella volgarita’ del web, che ha riscoperto i peggiori insulti sessisti, frutto di una mentalita’ machista, mai del tutto superata. Ed e’ per questo che la Boldrini merita tutta la nostra solidarieta’: come donna prima ancora che come presidente della Camera. Il rispetto alla carica e’ un fatto dovuto; il rispetto alla persona e’ un fatto voluto”.

Il ricordo della strage di via d’Amelio “è ancora vivo” e “profondo deve essere l’impegno delle istituzioni, della società civile e dei cittadini nel contrasto alla criminalità organizzata”. Lo ha detto Laura Boldrini, ricordando in aula alla Camera il 25esimo anniversario della strage di via d’Amelio. “Il Parlamento in questa legislatura si è mosso in questa direzione, ma non basta -ha sottolineato la presidente della Camera-. Per il successo della battaglia contro la mafia occorre che nei cittadini, soprattutto i più giovani, si radichi la cultura della legalità”. La Boldrini, tra l’altro, ha sottolineato: “Sta a noi esortare le giovani generazioni a non disperdere il senso di questo insegnamento”, mentre “dobbiamo continuare ad attuare in modo fermo” l’impegno antimafia “nella attività parlamentare e in generale nella politica attraverso i nostri provvedimenti e i nostri comportamenti”.

“Ho seguito, in questi giorni, la complessa vicenda politica britannica. Salta agli occhi come la leadership di quel Paese sia molto femminile. La Regina, la Premier Theresa May, la leader del Partito Unionista dell’Irlanda del Nord Arlene Foster, ed entrambi i maggiori partiti scozzesi sono guidati da donne: Ruth Davidson, per lo Scottish Conservative Party e Nicola Sturgeon del Nazional Scottish Party, che e’ anche Premier del Governo Scozzese”. Lo ha detto la Presidente della Camera, Laura Boldrini intervenendo all’assemblea nazionale di Confesercenti. “Guardando a questa fotografia e quelle analoghe di altri paesi europei e non solo europei, mi sono chiesta che aspettiamo? Che aspettano le donne a farsi avanti nei loro partiti, nelle istituzioni, nel mondo economico e sociale?”.

“Sono profondamente convinta che la crescita delle disuguaglianze sia la questione numero uno con la quale le istituzioni e la politica devono confrontarsi”. Lo ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo a Montecitorio alla presentazione della Relazione annuale dell’Antitrust. “Invece il tema fatica ad imporsi – ha sostenuto – rimane sempre un po’ sfocato, all’angolo, come se tutto il resto avesse la precedenza”. In questo senso, ha rilevato Boldrini, “torna alla mente il richiamo di Adriano Olivetti al rapporto che sempre dovrebbe esserci tra i compensi dei vertici aziendali e la retribuzione dei dipendenti: ‘Nessun dirigente, neanche il più alto in grado’ diceva ‘deve guadagnare più di 10 volte l’ammontare del salario minimo’”. La presidente ha ricordato che “sono di appena pochi mesi fa i significativi dati del rapporto Oxfam: per arrivare alla ricchezza della metà povera del pianeta, l’anno scorso ci volevano i 62 più ricchi del mondo. Ora bastano i primi 8. Una grande concentrazione in pochissime mani”. Per questo basta ricordare che “la retribuzione odierna dei top manager negli Usa e in Europa ormai vale 500 volte il salario medio degli operai: 10 milioni di euro l’anno contro 20mila. Oggi Olivetti farebbe la figura di un sognatore fuori dal tempo. E invece aveva visto lungo”. Per Boldrini “oggi Olivetti farebbe la figura di un sognatore fuori dal tempo. E invece aveva visto lungo: aveva capito, molto prima di altri, quali rischi fossero inclusi in un modello capitalistico privo di freni. Perché questo rapporto fa bene a poche persone, ma fa male alla società”.