Ius Soli

“Lo ius soli e’ lo spartiacque perfetto tra fraternita’ e rancore, tra chi va incontro al domani e chi vorrebbe fermare il tempo votandogli contro”. Lo dice lo scrittore Erri De Luca. Il tema e’ diventato centrale nel dibattito politico di queste settimane e ha registrato uno scontro frontale tra le diverse formazioni politiche, coinvolgendo nella discussione le parti sociali, la scuola, gli intellettuali.

“Mai si era arrivati ad assaltare i banchi del governo, come hanno fatto i leghisti con la beneplacita copertura del M5S”. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in un’intervista a Il Messaggero sui fatti avvenuti ieri nell’aula del Senato sull’incardinamento del ddl sullo Ius soli. “Una legge di civilta’. Una legge di elementare giustizia sociale: si da’ la cittadinanza a bambini non solo nati in Italia, ma che vi hanno anche vissuto, studiato, giocato, abitato, che sono cresciuti e che hanno amici italiani”. Ieri, continua il capogruppo dem, “c’e’ stato un asse di fatto tra Lega e M5S, in competizione tra loro ma con finalita’ analoghe. La torsione anti-immigrati del M5S non me la sarei aspettata, specie dopo essersi detti vicini alla predicazione di Papa Francesco e dopo i loro continui richiami alla giustizia universale. Questa di Grillo e’ visibilmente una posizione strumentale nel tentativo di andare a pescare voti nella destra piu’ becera e dei leghisti. Non mi sorprenderebbe una convergenza tra Grillo e Salvini su una linea politicamente violenta anti immigrati”. Zanda ricorda quindi che lo Ius soli “insieme alle unioni civili, al divorzio breve, al terzo settore, alla legge sul dopo di noi, a quella sul cyberbullismo – tutte leggi che hanno incontrato parecchi problemi per essere approvate – costituisce un pacchetto di provvedimenti di tutto rispetto. Quando si potra’ osservare questa legislatura lontani dal livore polemico del momento, verra’ giudicata come la legislatura che con i governi Renzi e Gentiloni ha dato risposte di civilta’ su questioni mature da decenni”.

“Inizia oggi al Senato, dopo oltre un anno e mezzo di stallo, la discussione generale sullo ius soli, provvedimento molto atteso dal paese e che potrebbe consentire a migliaia di ragazzi nati e/o cresciuti in Italia di sentirsi finalmente parte integrante del loro paese. Perche’ di questo stiamo parlando, di cittadini italiani ai quali manca solo il riconoscimento formale dal momento che hanno studiato qui, parlano la nostra lingua e i genitori lavorano e pagano le tasse come tutti noi. I giovani nati in Italia o arrivati in tenera eta’ sono cresciuti dentro la cultura italiana, sono loro stessi portatori di tale cultura, potenziali mediatori culturali e commerciali con i paesi di origine”. Cosi’ commenta la deputata del PD Marilena Fabbri, relatrice del provvedimento alla Camera, l’avvio della discussione al Senato della legge sulla cittadinanza. “L’Italia e’ il secondo paese al mondo per indice di vecchiaia, vive da anni un calo demografico, ed ha un rapporto nati/morti pari a quello del biennio 1918/1919. Lo Ius Soli serve all’Italia! L’Italia ha bisogno della popolazione straniera che ha scelto l’Italia per realizzare il suo progetto di vita, che qui ha fatto studiare i suoi figli e ha deciso di rimanere per produrre ricchezza. L’8% della ricchezza italiana, pari a 120 miliardi di euro/anno, e’ prodotta da cittadini stranieri che vivono e lavorano in Italia regolarmente, sono contribuenti fiscali, contribuiscono a pagare il nostro sistema di welfare e pagano le pensioni a molti italiani. Da sempre, le leggi per il riconoscimento della cittadinanza di un paese rispondono a criteri di civilta’ ma anche a politiche economiche. Da paese di migranti siamo diventati da paese di immigrazione, abbiamo bisogno di adeguare le nostre leggi. Pensare di fare politica cavalcando la paura anziche’ proporre soluzioni e’ da irresponsabili. Mi auguro- conclude Fabbri- che il Senato possa in tempi congrui procedere con l’approvazione definitiva della legge sulla cittadinanza”.

“Su ius soli e biotestamento vorrei che non ci fossero tentennamenti. Siamo di fronte a leggi che riguardano i diritti degli individui. Se non fossero approvate una larga parte di cittadini rimarrebbe di nuovo senza risposte dalla politica. Sarebbe un fallimento”. Lo ha dichiarato il coordinatore di Articolo1-Mdp, Roberto Speranza, durante il videoforum su Repubblica tv

“Non è una questione di tempi. Lo ius soli non sarà mai legge non perché la legislatura sta finendo ma perché non è una priorità per il Paese. Pd e sinistre varie si rassegnino”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Fi). “Non è attraverso la cittadinanza facile che si garantisce l’integrazione – aggiunge – I terribili attentati di questi ultimi mesi dovrebbero aver insegnato qualcosa sul significato di questo status che spesso si riduce a un fatto solo burocratico. La cittadinanza, invece, va conquistata. Deve essere una scelta consapevole perché deve prevedere la condivisione dei valori di libertà e democrazia della cultura occidentale. Gli stranieri che vogliono la cittadinanza italiana possono già con la legge attuale ottenerla purché si rispettino regole e tempi precisi. Non è svendendola che si risolvono i problemi di accoglienza e integrazione degli immigrati. Si metta l’animo in pace chi ancora oggi insiste con questa tesi sbagliata. Lo ius soli in Italia non sarà mai legge”.