Hogan

In occasione dell’apertura del 51esimo Vinitaly, domenica scorsa il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha avuto un incontro bilaterale con il Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan. Al centro del confronto le sfide piu’ importanti dell’agricoltura in vista della riforma della Pac post 2020. Si e’ concordato sulla necessita’ “di confermare lo stanziamento delle risorse per il comparto agricolo, che rappresenta un investimento strategico nel processo di integrazione europea non solo per gli agricoltori, ma per tutti i cittadini. L’attivita’ agricola svolge un ruolo insostituibile nella produzione del cibo, nella tenuta del paesaggio e nella sostenibilita’ ambientale complessiva del continente”. Martina ha ricordato le priorita’ per l’Italia, “a partire dal rafforzamento ed estensione del modello delle organizzazioni comuni di mercato ad altri settori, attraverso un terzo pilastro dedicato. L’obiettivo e’ dotare di strumenti piu’ forti le filiere, guardando anche al successo di questo modello nel settore vitivinicolo. Servira’ una nuova Pac piu’ semplice, con strumenti diretti di gestione del rischio che rispondano meglio alle esigenze di tutela del reddito di chi produce. Sulla ripartizione delle risorse l’Italia ha ribadito la contrarieta’ al solo criterio della superficie, che non tiene conto degli sforzi produttivi e di tutela della biodiversita’ degli agricoltori italiani in particolare. Sul fronte dello sviluppo rurale il Commissario europeo ha annunciato un pacchetto di iniziative di semplificazione, ribadendo l’importanza per le piccole e medie imprese della piattaforma italiana multiregionale di garanzia lanciata ieri per la prima volta in Europa con quasi mezzo miliardo di investimenti Ue e nazionali”.

“L’Europa non e’ particolarmente spaventata” rispetto alla politica di protezionismo annunciato da Trump per alcune produzione europee, “anzi credo che questo vada vista come una opportunita’. Se negli Stati Uniti il presidente Trump decide di scegliere la strada del protezionismo questo non fermera’ certo tutta la produzione agroalimentare che e’ molto richiesta nel mondo”. Lo ha detto il commissario europeo all’agricoltura Philip Hogan, parlando con i giornalisti, oggi a margine di un incontro con il governatore della Toscana Enrico Rossi. “Gli Stati Uniti faranno quello che vogliono e quello che credono – ha aggiunto -, cio’ non toglie che in giro per il mondo ci sono moltissimi mercati, specialmente quello del Medio Oriente, dove c’e’ un ceto medio con buona disponibilita’ finanziaria, in costante aumento che ovviamente sara’ piu’ disponibile ad acquistare i prodotti di alta gamma, proveniente dall’Europa”. Quindi, ha concluso il commissario europeo, “io vedo un’opportunita’ per l’Europa sia in termini di vendite, di esportazioni del settore”.