Herat

Giovedi’ 30 marzo, alla Camera dei deputati, sara’ presentata la ricerca “Le donne nelle missioni internazionali. L’esperienza italiana ad Herat” realizzata da due giovani ricercatrici dell’Istituto affari internazionali (Iai) con la collaborazione del Ministero della Difesa. Interverranno fra gli altri, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti e il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. Dalla Pinotti e’ nata l’idea della ricerca, in occasione della presentazione della sezione italiana di “Women in International Security”. In quella circostanza, il ministro sottolineò l’importanza del contributo femminile nelle missioni internazionali e in contesti dove il contatto con la popolazione locale rappresenta un tratto essenziale della missione. Paola Sartori e Alessandra Scalia, ricercatrici dell’Iai analizzano la valenza del contributo delle donne alla sicurezza internazionale prendendo in esame l’Afghanistan ed in particolare la provincia di Herat. Lo studio ha l’obiettivo di focalizzare il contributo delle donne alla sicurezza internazionale, soprattutto la partecipazione femminile alle operazioni di pace, con particolare attenzione alle missioni di stabilizzazione e ricostruzione, e alle attivita’ di peace-building condotte a livello internazionale.

“La prima volta che ho parlato ad un contingente schierato e’ stato proprio qui, ad Herat, dieci anni fa, quando ero presidente della Commissione Difesa. Come allora voglio sottolineare l’importanza del fatto che voi siete qui in nome di un Paese che ve lo chiede ed e’ il vostro modo di servire la Patria. Voi, lontani dai vostri affetti, rendete le vostre famiglie orgogliose per quello che fate per la sicurezza e la stabilita’ di questa Regione e per assicurare un futuro migliore a questo popolo.” Cosi’ il ministro della Difesa Roberta Pinotti parlando al contingente italiano schierato in Afghanistan durante i due giorni della sua visita nel Paese asiatico. Il ministro della Difesa ha voluto, poi, ricordare il tributo pagato dalle Forze armate italiane in Afghanistan precisando che sebbene oggi la missione sia cambiata e’ necessario non abbassare mai la guardia. “Abbiamo consolidato – ha continuato il Ministro – una presenza che ci consente di avere maggiori livelli di sicurezza rispetto a quelli che avevamo alcuni anni fa. Quello che state facendo per la formazione e l’addestramento a favore delle Istituzioni e delle Forze di sicurezza afgane e’ un lavoro utile a costruire la stabilita’ di questo Paese e, al contempo, a garantire anche la sicurezza dell’Italia perche’ da aree di crisi arrivano anche minacce per la comunita’ internazionale”. La zona di responsabilita’ dell’Italia, la Provincia di Herat e’, infatti quella che ha gli indici migliori da tutti i punti di vista: scolarizzazione, mortalita’ infantile anche di sviluppo economico e questo – ha affermato Pinotti – “lo si deve anche al modo in cui avete operato”. “Mi faccio portavoce del ringraziamento di tutto il Governo, il modo in cui voi vivete queste missioni e’ qualcosa che fa onore al vostro Paese e l’Italia e’ davvero orgogliosa di quello che voi fate.”