Grillo

Hanno vinto i populismi e hanno perso i moderati. Ha vinto la rabbia e l’odio sociale, soccombono il ragionamento e l’equilibrio. Il Paese vuole slogan e fake news a patto che siano seducenti e convenienti. La pancia prevale sul cervello, l’istinto sulla riflessione. Vincono M5S e Lega, due populismi sebbene di diversa matrice. Perde la politica che si fonda sulla mediazione di interessi e sul compromesso. Prevale l’antipolitica di chi grida più forte. È quello che il Paese oggi vuol sentire, chi promette onestà un tanto al chilo ed espulsioni di extracomunitari. E’ per tutte queste ragioni che è legittimo preoccuparsi per il futuro. Alla inefficacia e autoreferenzialita’ di certa politica si è data una risposta di pancia e il Paese ne pagherà le conseguenze. La protesta, seppur legittima, nei confronti di una politica sorda e insensibile ha prodotto un guaio ben peggiore. Le istituzioni sono considerate un intralcio, come le sue procedure. Tira una brutta aria per la democrazia che non ha i tempi del web e la velocità di un clic e non si intravede la possibilità di una sintesi credibile tra le forze moderate, sinistre o destre che siano, per scongiurare la iattura di un governo a 5Stelle. Speriamo che Mattarella riesca a trovare una soluzione che tenga lontani i grillini dal potere. Ma anche in questo caso la setta di Beppe Grillo griderà al complotto e aizzerà la piazza contro il sistema democratico. E’ per questo che occorre una conventio ad excludendum nei confronti del M5S: giusto il tempo necessario affinché il Paese smaltisca la sbornia.

Silvio Berlusconi non ha usato mezzi termini: il M5S é una setta. 10notizie lo spiega da tanto tempo e quindi questa affermazione non suscita alcuna sorpresa. Il movimento di Grillo e Casaleggio non garantisce alcuna democrazia al suo interno se non una di tipo formale che serve a mascherare la supremazia indiscussa dei vertici. In seconda analisi, il movimento e i suoi rappresentanti non osano nemmeno mettere in discussione le posizioni dei capi e chi lo ha fatto ne é stato estromesso. La guida carismatica di Beppe Grillo e di Casaleggio senior prima e quella del figlio Davide in un secondo tempo, rivela che le dinamiche, la segretezza, l’assenza di dissenso e l’uniformità di pensiero che viene richiesta a quanti aderiscono al movimento ne fanno proprio una setta nei confronti della quale non si mettere in discussione nulla. Altra caratteristica delle sette é quella di additare tutti coloro che non ne fanno parte come dei nemici. Extra ecclesiam nulla salus, verrebbe da dire. La purezza é garantita solo a chi fa parte della setta, a quanti fanno parte del M5S. Tutti gli altri sono nemici che tramano e complottano contro la missione sacra del movimento. Per il M5S ci sono complotti dovunque, e tutti a loro danno. Ci sarebbe da riderne e invece c’é da esserne preoccupati.

Clemente Mastella, attualmente sindaco di Benevento, si racconta in una intervista ad Affaritaliani.it. Cosa pensa di una eventuale vittoria del Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni? “Dialetticamente sono una finzione, non si attengono alla realtà e non possono dire che se arrivano primi col proporzionale governano. Non vogliono le coalizioni e allora soccomberanno come è accaduto alle elezioni regionali scorse in Sicilia, il sistema è di coalizione quindi perderanno. Non si possono più fare formule alla Napolitano e alla Monti, sono giochi di prestigio”. Luigi Di Maio? “È troppo signorino per i miei gusti, non è un leader di Governo, non ha personalità, carisma, manca di esperienza. È un politico dimezzato. Sembra Ambra Angiolini in Non è la Rai, telecomandata da Gianni Boncompagni, lui è telecomandato da Beppe Grillo. Si muove e parla attraverso i suggerimenti del suo capo”. E Renzi? “Negli anni passati Renzi ha creato una forma di consenso intorno a lui pregevole, ma poi ha rivelato tanti dubbi e mostrato incertezze”. E, sulla scia del recente successo del centrodestra, afferma: “Berlusconi va ringraziato perché oggi la sua presenza politica assicura una garanzia democratica, altrimenti ci sarebbero solo i Salvini e il Movimento Cinque Stelle, perché il centrosinistra è sciagurato non sa fare né tenere alleanze, ha sempre gli stessi problemi”. Auspica il ritorno della vecchia ”balena bianca”? “Le balene nuotano in mari dove le fiocinano, la Dc è stata talmente fiocinata che è meglio che resti nel ricordo. la balena bianca è giusto lasciarla come una eccellente Moby Dick nella memoria collettiva. Il paesaggio politico è fatto dalle stelle e non dal mare”. Con la recente assoluzione ha riacquistato serenità? “Serenità è un parolone. Se le avessero proibito di scrivere per dieci anni e poi avesse potuto riprendere, non avrebbe sentito la frustrazione e la fatica? A me è successo. Lungo questi dieci anni in ogni circostanza affioravano insulti e accuse. Io e mia moglie consideravamo tutti i capi di accusa che ci avevano addebitato e insieme eravamo arrivati a contare 100 anni di galera, altro che omicidi plurimi e omicidi di Stato! Ti cade tutto addosso, l’infarto, la depressione, sul piano economico tantissimi soldi per pagare i migliori avvocati. Bassolino non fu chiamato a testimoniare in Procura, non fu uno sbaglio, ma una scelta. Detto questo, non nutro rancore nei confronti della magistratura, resto un ex ministro della giustizia che crede nel corso della giustizia, però è necessario riformare il sistema per evitare che la politica entri nella magistratura. Il sistema così non funziona. Ha mai pensato di ricorrere alla psicoanalisi per ritrovare la serenità? “No, mai. La fede è la mia sola cura, la miglior psicoanalisi”. E infine di se stesso dice: “Sono un naufrago che è riuscito a salvarsi dai flutti. Come mio padre che partì per la guerra a venti anni e tornò a trenta. Pesava talmente poco che mia madre non voleva sposarlo e poi invece lo sposò e nacqui io. Ho fatto dieci anni di pellegrinaggio di vita non avendo colpe. Non ho mai dormito una notte per intero e mi svegliavo di soprassalto. Se è accaduto a me, chissà cosa può accadere a un povero cittadino”. Il segreto del suo matrimonio lungo più di quarant’anni? “L’accettazione di quello che si è con i propri difetti. Stare assieme tutta la vita non erano parole, ma un dato culturale e una promessa religiosa. Mia moglie era bellissima quando l’ho conosciuta, sembrava un’attrice del cinema. L’ha vista? Anche oggi è una donna splendida e poi era più matura di me sia intellettualmente che emotivamente, a 22 anni ha avuto il nostro primo figlio. Per molti anni siamo stati divisi dai miei impegni, tre volte a settimana io ero a Roma e così la crisi del settimo anno noi l’abbiamo avuta al quattordicesimo. Forse questa distanza ci ha aiutato”.

“Com’e’ possibile che certi esponenti politici improbabili possano presentarsi in un Paese civile? Questa e’ una domanda non per il Movimento 5 Stelle, ma per gli altri”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, ai microfoni di Lira Tv. Un discorso che vale per tutti i partiti, “per i livelli di ottusita’ burocratica, per il distacco dalla realta’ e dai cittadini”. “Esponenti politici improbabili – ha affermato – come Grillo, persone di grande intelligenze, ma con la politica non c’entra niente”. “Prima di ridicolizzare loro, occorre capire come sia possibile che certi personaggi abbiano acquistato tanto spazio politico – ha aggiunto – dobbiamo interrogare noi stessi e capire quanti immagini deprimenti abbiamo dato all’Italia per portarla a un punto tale di disperazione per rivolgersi a simili personaggi”.

“Ringraziamo tutti gli iscritti che hanno partecipato e che hanno consentito un record mondiale: il primo candidato premier di una forza politica scelto e votato interamente in Rete. Non è stato facile, anche considerati i vili attacchi hacker di quest’estate che ci hanno fatto sudare sette camicie in agosto per innalzare la sicurezza e l’affidabilità del Sistema Operativo. Ma visto il risultato di oggi, non si può che essere soddisfatti. Quindi ringraziamo anche tutti i tecnici che hanno sacrificato le loro meritate vacanze, affinché oggi potessimo celebrare quest’ulteriore passo in avanti della democrazia diretta online”. E quanto si legge in un post sul blog di Beppe Grillo, pubblicato dopo la chiusura delle votazioni per le primarie M5S. “Nelle giornate di ieri e oggi – rivela il blog – abbiamo notato dei tentativi di attacchi, simili ai precedenti, che sono stati respinti. La nostra casa era difesa come una fortezza e le nostre telecamere di sicurezza virtuali hanno registrato tutte le tracce lasciate utili per la loro identificazione, che saranno prontamente girate alla polizia postale. Ringraziamo infine tutti i candidati”.

“La piu’ importante differenza tra il M5S e Forza Italia, i maggiori partiti aziendali d’Italia, non e’ la democrazia partecipata, cui oggi nel M5S non crede piu’ nessuno. Non e’ neanche la novita’ del personale politico, giacche’ buona parte dei grillini viene dalle terze file dei partiti tradizionali. E neanche la parita’ tra rappresentanti e rappresentati, giacche’ uno vale uno si e’ evidentemente trasformato in uno vale l’altro”. Di fronte alla richiesta di una donazione per il prossimo meeting di Rimini da parte del leader del M5S che sul suo blog brandisce una sacca di sangue, il senatore Francesco Campanella (Articolo Uno-MDP), nota come “la differenza vera e’ che Berlusconi i soldi in gran parte li metteva di tasca propria, mentre Grillo, parsimonioso, li chiede agli attivisti”. “La grande intuizione del Casaleggio Maior quella era: passare dalla ‘politica-marketing a stella’ tipica della televisione alla ‘politica del network marketing’ declinata con la rete internet tramite i social media”, prosegue Campanella. “E nel marketing a rete e’ implicito il coinvolgimento delle persone e lo sfruttamento delle loro relazioni e risorse”, conclude il senatore.

Beppe Grillo e Davide Casaleggio tornano a Roma e ribadiscono il loro pieno sostegno accettando l’invito della sindaca ad intervenire alla “festa” organizzata in quel Teatro Flaiano dove, poco piu’ di un anno fa, Raggi e il Movimento celebrarono la “conquista” di Roma. “Non ci impediranno di cambiare la citta’, ci riusciremo”, e’ l’esortazione che il leader M5S fa alla platea di assessori, consiglieri comunali, municipali. Una platea non sempre omogenea e che Grillo, parlando a lungo dal palco, richiama ancora una volta alla compattezza. L’autunno, del resto, si preannuncia caldissimo. Oltre all’inchiesta che pende sulla sindaca di Roma c’e’ quel cambio di marcia al quale e’ chiamata l’amministrazione capitolina. Con, sullo sfondo, l’elezioni del municipio di Ostia delle quali, nel suo ultimo blitz romano, si e’ occupato in prima persona lo stesso Grillo. Per i vertici del M5S, in un periodo verra’ svelato il candidato alla premiership, ogni ulteriore passo falso e’ vietato ed anche per questo nell’incontro viene ribadita la necessita’ di allineare l’azione per le amministrative con le scelte politiche del M5S. E, a testimonianza dell’importanza del dossier Roma c’e’ la presenza anche di Davide Casaleggio – accompagnato da Alfonso Bonafede ma non dall’altro “supervisore” del lavoro a Roma, Riccardo Fraccaro -, intervenuto anche lui dal palco del Flaiano. Un palco da dove la sindaca decide di fare un primo bilancio dell’amministrazione mettendo sul tavolo le priorita’ da affrontare in autunno. Ed e’ un confronto senza mediazioni quello voluto da Raggi alla presenza, tra l’altro, dei vertici M5S. “Fatemi conoscere gli eroi di questa citta’”, sottolinea un applauditissimo Grillo prima di intervenire. “Grillo ci ha incoraggiato ad andare avanti, ed e’ stato un bel momento”, spiega la sindaca al termine dell’incontro, durato circa un’ora e mezza. Un incontro che cade, peraltro, nel pieno dell’emergenza siccita’. L’allarme, finora, ha visto Campidoglio, Regione e Acea parlare spesso lingue diverse ed e’ entrato nell’arena della politica infiltrandosi, anche, nella tenuta laziale del Movimento con il “caso ” Sabrina Anselmo. Sulla sindaca di Anguillara, protagonista di azioni rivolte per la difesa del lago di Bracciano, pende una condanna per calunnia subita nove anni fa. La pena e’ stata estinta per indulto ma Anselmo – si apprende da fonti M5S – nel suo curriculum per la candidatura non aveva citato la condanna. E giovedi’, una “gola profonda” anonima ha portato il caso all’attenzione dei probiviri. Parallelamente, in un’intervista a La Stampa, oggi Anselmo punta il dito contro Raggi: “l’avvisai del disastro ma non e’ mai venuta alle riunioni”, spiega la sindaca di Anguillara. Una tesi che fonti del M5S e del Campidoglio smentiscono: quelle riunioni si sono tenute, una delle quali nella sala degli Arazzi in Campidoglio, spiegano. E forse, lo scontro politico tra Anselmo e il Movimento prelude al pollice verso con cui i probiviri espelleranno l’amministratrice laziale: non e’ una questione di Codice etico, Anselmo non ha rispettato il codice valoriale del M5S, fanno notare fonti pentastellate.

“L’ex presidente Napolitano si gode le vacanze dorate in Trentino-Alto Adige, scortato dalla solita schiera di agenti di sicurezza e dai rinforzi inviati dalla Questura di Bolzano. Il soggiorno blindato di Re Giorgio, con tanto di volo blu e hotel di lusso, e’ uno scandalo insopportabile a spese degli onesti contribuenti”. Lo scrive il deputato del M5S Riccardo Fraccaro sul blog di Beppe Grillo. “Dopo 64 anni di politica costata fiumi di soldi pubblici oltre che danni incalcolabili alla democrazia, Napolitano la smetta di pesare ancora sulle spalle del Paese – aggiunge -. Secondo quanto svelato dall’inchiesta del quotidiano Il Tempo, anche quest’anno il ri-presidente ha scelto Sesto Pusteria, nelle Dolomiti, come meta per la sua villeggiatura di lusso. Napolitano e consorte hanno raggiunto il Trentino con un aereo di Stato, sorvolando i comuni mortali, mentre la scorta ha viaggiato in treno. Sono state necessarie due auto per raggiungere l’hotel da 500 euro a notte, dove Re Giorgio potra’ soggiornare tranquillamente fino all’8 agosto nonostante il suo impegno di senatore a vita. La sua protezione h24 e’ garantita non solo dagli agenti fissi al suo servizio, ma anche da otto carabinieri divisi in turni e tre poliziotti con doppio turno. Per le tre settimane di vacanza di Napolitano sono necessari voli di Stato, auto di scorta, presidi di sicurezza distolti dal territorio di Bolzano e la suite piu’ grande dell’hotel a 4 stelle: tutto a spese dei cittadini – conclude Fraccaro -. Re Giorgio continua ad alimentare l’esasperazione sociale, che giustamente sfocia nelle vive proteste degli altoatesini per l’ennesima villeggiatura blindata nelle Dolomiti. Si ritiri a vita privata, nessuno ne sentira’ la mancanza”.

“Pensate a quanto e’ astratto lo Ius Soli dal punto di vista dei comuni, dei cittadini. Argomenti di traccheggio validi solo per una politica interpretata come tifoseria e non partecipazione”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post dal titolo ‘Il consigliere comunale 5 Stelle e’ il mio eroe’. Lo ius soli ha visto il M5S con una posizione incerta e ondivaga: ad un primo iniziale sostegno ha fatto seguito il cosiddetto asse con Matteo Salvini e con la Lega, da sempre contrario allo ius soli.

“Le regole del MoVimento 5 Stelle si basano sui nostri principi e non sono derogabili. Il limite dei due mandati è una di queste regole”. Così Beppe Grillo sul suo blog dove aggiunge: “Il M5s non fa alleanze né con il Pd, né con la Lega, né con altri. Quando andremo al governo presenteremo al Parlamento i nostri punti del programma di governo”. Dunque, “chi pensa che le nostre regole fondanti siano ‘inutili tabù’ è libero di pensarlo ed è anche libero di trovare un partito che lo candidi alle prossime elezioni”.