Graziano Delrio

“La nostra serieta’ non sia presa per debolezza. Noi abbiamo rifiutato confronti per rispetto alle consultazioni e al ruolo del presidente della Repubblica. Per ora 5Stelle e destra sono stati molto abili a spartirsi le poltrone, piu’ che a garantire le regole e il buon inizio della legislatura”. Cosi’ Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Quanto alle consultazioni al Quirinale, “il presidente trovera’ nel Pd ascolto, attenzione e la massima collaborazione, come ha deciso all’unanimita’ la direzione del Pd”, ma sulla partecipazione ad eventuali governi di scopo, “io non so cosa voglia dire governo di scopo”, sottolinea Delrio. “La politica italiana- spiega- e’ ammalata di formule e liturgie, io vorrei che parlassimo di contenuto”.

Il Partito democratico “ha tante carte da giocare, abbiamo messo in campo serie di competenza dimostrando che l’Italia ce la può fare”. Così il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital. “Gli italiani capiranno e spero che lo faccia quella maggioranza di italiani disillusa che non va a votare”. Renzi ce la può fare? “Sì, il Pd fa una proposta più seria”, ha aggiunto Delrio.

“Vogliamo fare bene piu’ che fare presto”. Lo ha detto Graziano Delrio, ministro dei Trasporti, rispondendo ai cronisti, a margine del festival Economia Come, sulla vendita di Alitalia. “Si tratta di una procedura – ha continuato – che coinvolge decine di migliaia di dipendenti e famiglie e l’azienda ha gia’ sostenuto diverse ristrutturazioni”. Delrio ha detto che incontrerà ancorai commissari. “Cercheremo di fare il punto di nuovo”, ha concluso.

“Allo sciopero della fame a staffetta che inizia domani, giovedì 5 ottobre, per sostenere la discussione in Aula e la fiducia sul provvedimento dello Ius Soli, aderiscono anche il ministro Graziano Delrio e i sottosegretari Benedetto Della Vedova e Angelo Rughetti. E decine e decine di senatori e deputati”. Lo rende noto il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani a Palazzo Madama. “Questi sono giorni decisivi per la sorte dello Ius soli: è necessario impedire che si chiuda lo spiraglio, pur esile, che sembra essersi aperto. A partire da domani (oggi, ndr) cominceremo uno sciopero della fame a staffetta senatori e deputati, insieme a tutti quei cittadini che ritengono quella sullo Ius soli una legge ragionevole e saggia”. Spiega Manconi. “L’iniziativa – spiega – raccoglie il testimone del digiuno attuato ieri, 3 ottobre, da oltre 900 insegnanti in tante scuole italiane a sostegno del provvedimento”. “Dopo l’approvazione della nota di aggiornamento al DEF – prosegue – si apre una finestra. La legge di stabilità arriverà in Senato verso la fine di ottobre: vi sono due settimane di tempo per ricercare i numeri necessari alla fiducia sullo Ius soli. In questo tempo si svolgerà la nostra iniziativa di digiuno a staffetta. Hanno aderito già decine di senatori e deputati, due sottosegretari, i dirigenti di Radicali italiani. Per comunicare la propria adesione a questo link http://www.radicali.it/sciopero-per-iussoli/”.

“Non facciamo la guerra alle Ong ma ai trafficanti di esseri umani”. Lo ha ribadito ieri il ministro dei Trasporti Graziano Delrio intervistato dal Tg1 su Rai 1 riguardo al codice delle Ong e alla gestione dei flussi migratori. “Non dobbiamo mettere in contrasto le regole con l’umanità, le Ong stesse ci hanno chiesto un codice – ha aggiunto – e il 90% di loro lo ha sottoscritto, governiamo il fenomeno non contro le Ong ma insieme a loro”.

‘E’ assolutamente inconcepibile e non solo vergognoso che tariffe aeree da e per la Sicilia arrivino a cifre esorbitanti, in alcuni e frequenti casi sino a 500 euro. La Sicilia paga cosi per il mancato intervento del governo che non ha adottato provvedimenti per garantire la continuità territoriale, soprattutto in fatto di mobilità aerea, una delle poche che può garantire ai siciliani collegamenti utili. Una regione importante come la Sicilia si trova cosi a dover subire logiche di cartello, con evidente penalizzazione per chi deve raggiungere mete nazionali per motivi di
lavoro o di salute. La Sicilia, alle prese con un sistema viario già al collasso, con gravi problemi per il collegamento da una provincia all’altra, deve fare i conti con un sistema tariffario esoso e ingiusto. Il governo intervenga su Alitalia – salvata con fondi pubblici – con lo strumento della moral suasion o con altre misure, affinche’ vengano introdotte tariffe sociali che includano al Sicilia e non la discriminino. E’ tra l’altro inconcepibile che Alitalia faccia orecchie da mercante non partecipando al bando per la continuità territoriale, come ha già fatto nel caso della Sardegna sfuggendo cosi alla possibilità di garantire in un modo o nell’altro, collegamenti aerei per la Sicilia: il risultato é quello di voli ridotti e a prezzi altissimi. Quello alla mobilità é un diritto di tutti i cittadini italiani, siciliani compresi, e non può certo essere usato – come ha fatto il ministro dei Trasporti Delrio, che ha ammesso l’esistenza del problema – l’argomento delle logiche imprenditoriali di mercato laddove, di fatto, si assiste a condizioni inaccettabili e a prezzi esorbitanti per tratte nazionali’. On Saverio Romano, capogruppo di Scelta Civica- Ala alla Camera dei Deputati, con la sua interrogazione e in replica al ministro dei Trasporti Graziano Delrio

“Bisogna intervenire per evitare che una minoranza di lavoratori tenga in ostaggio una maggioranza di cittadini nelle loro esigenze quotidiane. Questi sono i danni di una situazione inaccettabile”. E’ il commento del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, in un’intervista a ‘la Repubblica’, sullo sciopero di ieri che ha paralizzato Roma e le principali città italiane.
“Il nostro orizzonte deve essere quello di tenere assieme il diritto costituzionale allo sciopero e quello alla mobilità”, sostiene. “Non è possibile che si proclamino scioperi a prescindere, con rappresentanza del 10% dei lavoratori. In altri Paesi non è consentito”.
Sul tema Delrio spiega: “Avevamo iniziato un percorso, poi in autunno c’è stata un’interruzione. Credo spetti al Parlamento intervenire. È una materia così delicata che non può essere affrontata con un’iniziativa del governo”.
 

“Oggi canteranno l’inno e sventoleranno il Tricolore anche tanti ragazzi che sono italiani di fatto e non di diritto. Sono minorenni che conoscono il dialetto bresciano e napoletano, che non ricordano e non conoscono la città lontana in cui sono nati i loro genitori. Sono bambine che prendono 10 in grammatica italiana avendo i genitori albanesi. Che non si sentono e non sono stranieri. A loro, oggi, ancora una volta, chiederemo di stare con noi a sorridere alla democrazia e ai diritti e a non cedere alla rabbia e alla frustrazione”. Lo scrive il ministro dei Trasporti Graziano Delrio in una lettera a Repubblica.”Il Parlamento – continua – ce la farà. Avremo una nuova legge sulla cittadinanza. Finiremo il cammino che abbiamo iniziato nel 2012 con la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare fatta con tantissime associazioni e un comitato nazionale che da sindaco di Reggio Emilia mi hanno onorato di presiedere, ‘L’Italia sono anch’io’. Siamo fiduciosi che, come si è trovato un accordo su altro di cui tanto si è parlato in questi giorni, si troverà il tempo per festeggiare la Repubblica dando una nuova legge di cittadinanza più giusta e che ha già visto una mediazione politica e l’approvazione alla Camera”.

“La cura del territorio e’ stata per troppo tempo trascurata. Abbiamo messo da parte la legge Anas sulla costruzione delle grandi opere, ora occorre concentrarsi sulle manutenzioni”. Cosi’ il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, intervistato ad Agora’ su Rai3, sulla manutenzione del territorio, dopo il crollo del cavalcavia in Brianza. Intervenendo sulla ricostruzione post-sisma, ha detto il ministro: “Confidiamo sulla comprensione dell’Europa per le risorse sul terremoto. L’Europa è casa nostra e dobbiamo sentirci a casa nostra”.

“L’elezione indiretta dei nuovi senatori non sarebbe uno scandalo. Basti guardare al Senato francese e quello tedesco. Ma siamo pronti a lavorare, come ha detto il premier, sulla proposta della minoranza Chiti-Fornaro. Che prevede due schede: una per l’elezione dei consiglieri regionali, una per i senatori”. Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio in una intervista al Corriere della Sera. “Matteo Renzi – continua il ministro riferendosi ai contrasti interni al partito democratico – ha fatto una grande apertura alla minoranza sull’elezione diretta. Quindi dico che, per il bene del Paese, ci sono le condizioni per trovare un accordo”. E prosegue: “Fa tremare i polsi l’idea che non troviamo un’intesa. Vorrei trasmettere agli amici della minoranza del Pd il grido che arriva dai territori. Bisogna abbassare i toni, anche nella maggioranza, e trovare un’intesa. Perché se non si trova, un No al referendum può mettere a rischio l’unità del partito”. Delrio propone “un accordo con ordine del giorno vincolante in Parlamento, prima del referendum. Per me la politica non è fatta di ricatti e minacce – afferma – ma di strette di mano”. A Virginia Raggi, che, come altri promotori del No al referendum, sostiene che non si puo’ fare contemporaneamente il sindaco di Roma, il sindaco della citta’ metropolitana e la senatrice, Delrio replica che “e’ lo stesso lavoro fatto in due sedi diverse. Molte questioni sono intrecciate in Comuni, citta’ metropolitane e Senato”.