giubileo

Il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, autore del libro “I due Papi”, nella puntata de “Il Giubileo di Francesco”, realizzata da Rai Vaticano, a cura di Massimo Milone e in onda, sabato 26 novembre su Rai1 alle 11 racconta l’esperienza vissuta quest’anno nella Chiesa e nel mondo. Un Giubileo straordinario vissuto dalla Chiesa per la prima volta con due Papi, il regnante e l’emerito. “È una fase molto speciale nella storia della Chiesa. Francesco e Benedetto sono due uomini di Dio che si dedicano pienamente alla missione del successore di Pietro. Una grande ricchezza per la Chiesa”, spiega il cardinale Gerhard Ludwig Mueller, nell’intervista di Aldo Maria Valli. Il cardinale mette a confronto le vicende personali di Bergoglio e Ratzinger e i loro differenti stili. “Le loro biografie – dice – pur diverse sono unite dal servizio alla fede. Esercitano entrambi un ufficio che non si sono dati da se stessi ma viene da Cristo e possiamo ringraziare Dio per questi due grandi personaggi donati alla storia recente della Chiesa”. La puntata andrà in replica domenica 27 novembre alle 12,30 su Rai Storia

“Perche’ nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facolta’ di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario”. Così scrive Papa Francesco nella lettera apostolica Misericordia et Misera firmata dopo la messa conclusiva dell’Anno Santo. “Vorrei ribadire con tutte le mie forze – continua il Pontefice – che l’aborto e’ un grave peccato, perche’ pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre”. Con la decisione di Papa Francesco di estendere la facoltà – eccezionalmente introdotta con il Giubileo della misericordia – di tutti i sacerdoti di assolvere quanti hanno compiuto il “peccato grave” dell’aborto, si aggiornerà anche il diritto canonico. A spiegarlo è stato il responsabile dell’anno santo, mons. Rino Fisichella. Con l’assoluzione, ha detto l’arcivescovo, “viene meno la scomunica laetae sententiae” in cui incorre chi “procura” aborto. Il provvedimento riguarda, oltre la donna pentita di avere abortito, “medici, infermieri, chi sostiene l’aborto”, che si pentano. “Il peccato riguarda tutti, e dunque anche il perdono è onnicomprensivo, riguarda tutti gli attori”.

Più di mille detenuti e i loro familiari parteciperanno, sabato e domenica prossimi, 5 e 6 novembre, al Giubileo dei carcerati. E’ la prima volta che persone in carcere prenderanno parte alla messa celebrata da papa Francesco in San Pietro. L’evento è stato illustrato da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la promozione della Nuova evangelizzazione. Sono iscritte finora oltre 4mila persone, di cui più di mille detenuti, provenienti da 12 Paesi: Inghilterra, Italia, Lettonia, Madagascar, Malesia, Messico, Olanda, Spagna, USA, Sudafrica, Svezia e Portogallo.

“Lasciarsi misericordiare”. Lo ha detto Papa Francesco alla Chiesa del continente americano nel videomessaggio rivolto ai partecipanti alla celebrazione continentale del giubileo straordinario che si è aperto a Bogota, in Colombia. Francesco ricorda che la misericordia “genera il movimento che va dal cuore alle mani, il movimento di chi non ha paura di avvicinarsi, non ha paura di toccare, di accarezzare; e tutto cio’ senza scandalizzarsi ne’ condannare, senza escludere nessuno”. Il Papa nel messaggio descrive la cultura nella quale viviamo che lascia “lungo il cammino volti di anziani, di bambini, di minoranze etniche che sono viste come minacce”. Ma, aggiunge: “e’ proprio in questa societa’, in questa cultura che il Signore ci invia”. E lo fa “con un solo programma: usarci misericordia, renderci vicini a quelle migliaia di indifesi che camminano nella nostra amata terra americana”. Francesco in un tweet su @Pontifex si augura che “un impetuoso vento di santita’ percorra il giubileo straordinario della misericordia in tutte le Americhe”.