“Nessuna contrapposizione tra le misure di sgravio per l’assunzione dei giovani e l’aumento delle pensioni per gli incapienti, perche’ sia le prime che le secondo possono essere finanziate senza aumenti di tasse e senza danneggiare nessuno, ma ricorrendo a riduzioni di spesa pubblica improduttiva e grazie alle maggiori entrate prodotte dalla crescita del Pil”. Ad affermarlo è Gianfranco Librandi (Pd). “L’ambizione e’ la modernizzazione del welfare, affinche’ questo si concentri sui reali deboli della nostra societa’ – i giovani in cerca di un difficile inserimento stabile nel mondo del lavoro e gli anziani piu’ poveri e indigenti – e non sulle solite fasce garantite e ipertutelate come purtroppo accadeva nei decenni passati”. Conclude Librandi: “Si tratta di una visione diametralmente opposta a chi vorrebbe introdurre redditi di cittadinanza per non lavorare e magari abbassare l’eta’ pensionabile a chi ha gia’ un lavoro stabile e ben remunerato. Noi puntiamo a promuovere la creazione di lavoro e a sostenere il reddito di chi, per raggiunti limiti di eta’, non puo’ da solo contrastare l’indigenza”.