Federica Mogherini

L’annessione “illegale” della Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione Russa “rimane una sfida diretta alla sicurezza internazionale, con gravi ripercussioni sull’ordinamento giuridico internazionale che protegge l’unità e la sovranità di tutti gli Stati”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini, a quattro anni dall’annessione. L’Unione europea “mantiene il suo fermo impegno a favore della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina; ribadisce di non riconoscere e di continuare a condannare tale violazione del diritto internazionale”. L’Unione europea, prosegue, “continua a impegnarsi ad attuare pienamente la propria politica di non riconoscimento, anche per mezzo di misure restrittive. Invita nuovamente gli Stati membri dell’ONU a prendere in considerazione analoghe misure di non riconoscimento, in linea con la risoluzione 68/262 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’Unione europea non riconosce le elezioni organizzate dalla Federazione Russa nella penisola di Crimea”. “La militarizzazione in corso nella penisola – aggiunge la Mogherini – continua a incidere sulla situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero. In violazione del diritto umanitario internazionale, è stata imposta agli abitanti della Crimea la cittadinanza russa e la coscrizione nelle forze armate della Federazione russa”. Tra l’altro, conclude, “occorre garantire ai tatari di Crimea, agli ucraini e a tutte le comunità etniche e religiose della penisola la possibilità di mantenere e sviluppare la propria cultura, tradizione, istruzione e identità”.

Senza un’Unione europea forte sarebbe stato impossibile l’accordo sul nucleare iraniano: lo dice oggi l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, intervenendo con un messaggio alla Ventesima conferenza Edoardo Amaldi sulla “Cooperazione internazionale per rafforzare la sicurezza, la salvaguardia e la non proliferazione nucleare”, organizzata a Roma. “Le nostre madri e i nostri padri fondatori credevano che solo un’Europa unita potesse sopravvivere in un mondo di superpotenze. Credevano – ha sottolineato Mogherini – che senza un’unita’ europea saremmo stati irrilevanti sulla scena internazionale”. A sessant’anni di distanza, ha sottolineato il capo della diplomazia Ue “sappiamo che avevano ragione”.

L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha iniziato la visita in India rendendo omaggio al Mahatma Gandhi presso il memoriale Raj Ghat a Nuova Delhi.
La Mogherini si trova nella capitale del paese asiatico per il vertice Ue-India, un evento dedicato al rafforzamento del partenariato strategico bilaterale. Durante l’incontro si prendera’ atto dei progressi compiuti nell’attuazione dell’agenda Ue-India per il 2020, approvata lo scorso anno, che delinea gli obiettivi per le aree di cooperazione bilaterale, come politica estera e di sicurezza, commercio, temi di carattere globale oltre che contatti tra la popolazione dell’Unione europea e quella indiana. Al vertice, che si terra’ in concomitanza del 50mo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche bilaterali, l’Unione europea sara’ rappresentata dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk e dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, mentre per l’India sara’ presente il primo ministro Narendra Modi.
Diversi i temi sul tavolo. Per quanto riguarda il punto sicurezza, i leader dovrebbero discutere gli sviluppi negli sforzi congiunti per il contrasto del terrorismo, inclusa la lotta all’estremismo violento e alla radicalizzazione. Le due parti intendono approfondire la cooperazione sulla sicurezza marittima, nel contesto degli scambi gia’ in atto per il contrasto alla pirateria, oltre che all’interesse dell’India di scortare le navi del Programma alimentare mondiale nel Golfo di Aden, a sostegno dell’operazione Atalanta dell’Ue.
I leader passeranno anche in rassegna i passi intrapresi per rilanciare i negoziati per un accordo di libero scambio onnicomprensivo e che rechi benefici a entrambe le parti. Il vertice dovrebbe anche accogliere positivamente il lancio di un meccanismo per facilitare gli investimenti dell’Ue in India, e il forte impegno della Banca europea degli investimenti (Bei) nel paese, in particolare nel settore dell’energia rinnovabile e del trasporto urbano. E’ prevista, infatti, la firma di un accordo di finanziamento della Bei per lo sviluppo del trasporto urbano in India. Entrambe le parti dovrebbero inoltre confermare la loro determinazione a continuare a lavorare insieme per creare opportunita’ per le imprese europee e indiane. I leader dovrebbero anche adottare una dichiarazione congiunta su clima, energia e sviluppo urbano. Si punta infatti al rafforzamento della cooperazione Ue-India in queste aree. Il vertice dovrebbe potenziare la cooperazione nel campo della ricerca e dell’innovazione, con la firma di un accordo per facilitare le opportunita’ per i giovani ricercatori oltre che per rafforzare la collaborazione nel campo della ricerca.
Il vertice di Nuova Delhi dovrebbe inoltre rafforzare il ruolo dell’Ue e dell’India in quanto partner per la pace, per la stabilita’ e la prosperita’ nell’attuale contesto d’incertezza a livello globale. Entrambe hanno infatti una posizione di leadership nella lotta alle sfide mondiali, sulla base di valori condivisi, interessi comuni, del multilateralismo, della diversita’ e di un ordine internazionale basato sul diritto. Nella discussione sui temi globali, i leader dovrebbero promuovere una cooperazione rafforzata nel quadro del G20 per raggiungere una crescita economica forte, sostenibile ed equilibrata a beneficio dei cittadini. In materia di clima, il vertice confermera’ l’impegno dell’Ue e dell’India verso gli accordi di Parigi e per la loro piena attuazione. Si riaffermera’ l’importanza degli sforzi congiunti volti a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite (Onu). Al vertice si parlera’ anche di immigrazione e mobilita’, inclusa la crisi dei Rohingya e il lavoro sui migration compact. In materia di politica estera, invece, i leader discuteranno degli sviluppi nel vicinato dell’Ue e dell’India, compresa la situazione nella penisola coreana, gli ultimi sviluppi in Ucraina, la situazione in Afghanistan e la cooperazione Ue-India nell’Oceano indiano e in Africa. Non e’ da escludersi anche una discussione sull’Iran, sulla Siria e sul processo di pace in Medio Oriente.
Secondo quanto riporta il sito online del quotidiano indiano “Hindustan Times”, il vertice potrebbe ridare slancio ai legami bilaterali Ue-India e a fornire una nuova direzione ai negoziati per l’accordo di libero scambio. Il quotidiano ricorda che l’economia dell’eurozona e’ tornata a crescere (si prevede per il 2017 un incremento del 2,2 per cento del Prodotto interno lordo-Pil), e che l’Unione europea e’ il piu’ grande partner commerciale dell’India, con 100 milioni di dollari di scambi in beni e servizi. Rispetto al deficit che sia l’India e l’Ue hanno con la Cina, il commercio euro-indiano e’ bilanciato. Secondo il quotidiano, il summit di Nuova Delhi potrebbe rilanciare i negoziati sull’accordo per gli scambi e gli investimenti

L’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, ha ribadito che l’Unione europea continua a sostenere e ritenersi vincolata al Piano congiunto di azione globale (Jcpoa), l’accordo sul nucleare siglato nel 2015 dall’Iran e dal gruppo dei 5+1 (Usa, Regno Unito, Russia, Cina, Francia e Germania), indipendentemente da quanto decideranno gli Stati Uniti. Anche il primo ministro britannico, Theresa May, ha espresso il sostegno del proprio paese all’accordo, invitando tutte le parti a mantenere gli impegni stabiliti assunti un paio di anni fa. Nei giorni scorsi il presidente Usa Donald Trump e’ tornato a criticare aspramente l’accordo sul nucleare, e la Casa Bianca ha riferito di volerne rinegoziare i termini, per imporre termini piu’ stringenti a Teheran.

In momenti duri come questo, con la minaccia senza precedenti posta dalla Corea del Nord, “solo una comunita’ internazionale unita puo’ aiutare a costruire soluzioni efficaci”: lo dice l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, intervenendo oggi in sessione plenaria a Strasburgo. Il capo della diplomazia Ue ha ringraziato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Onu) e tutti i suoi membri per la nuova risoluzione sulla Corea del Nord. “La comunita’ internazionale – ha detto – ha fatto la cosa giusta qualche ora fa, rafforzando la pressione sulla Corea del Nord, invitando al tempo stesso per una soluzione politica della crisi attraverso un dialogo politico significativo e credibile. E’ la strada che l’Unione europea ha sostenuto, in modo consistente, nei mesi scorsi, con tutti i mezzi: attraverso i membri europei del Consiglio di sicurezza dell’Onu, in un perfetto approccio coordinato”, ma anche “attraverso i nostri contatti con tutti i nostri partner globali e interlocutori regionali. Ho passato parte di agosto, in Asia – ha ricordato il capo della diplomazia Ue – a discutere con i ministri degli Esteri degli Stati Uniti, della Cina, della Federazione Russa, della Repubblica di Corea, del Giappone, per cercare di prevenire l’ulteriore escalation e cercare di aprire un percorso politico, aumentando la pressione economica ma anche mantenendo la porta aperta’

“L’Unione Europea e’ una istituzione che sta sfidando il buon senso comune. La Mogherini si presenta travestita da Scaramacai al cospetto di Rohani che presiede l’Iran calpestando ogni genere di diritto”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (Fi), che aggiunge: “Il Commissario per l’immigrazione, il greco Avramopoulos, minaccia sanzioni contro l’Ungheria e altri Paesi del centro Europa che non vogliono immigrati e non dice una parola contro Malta che impedisce gli sbarchi sulle proprie coste. Avramopoulos minaccia chi ha ragione e tace di fronte a chi tiene blindati i propri porti. Un personaggio del genere dovrebbe essere spedito con un barcone in Libia. Come fa a fare il Commissario chi si comporta in questo modo? E la cosi’ detta Ministra degli Esteri, perche’ tace di fronte all’atteggiamento di Malta mentre tutti insieme minacciano persone serie e coraggiose come Orban? Per avere un futuro, l’UE deve liberarsi di persone cosi'”.

“L’inaugurazione dell’Assemblea costituente e le sue prime azioni, tra cui la rimozione di Luisa Ortega dal suo incarico di procuratore generale, hanno indebolito le prospettive di un ritorno pacifico a un ordine democratico in Venezuela”. Lo ha dichiarato un portavoce dell’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Federica Mogherini.
Luisa Ortega Diaz, procuratore generale del Venezuela è stata esautorata sabato dalla nuova Assemblea costituente. “Se mi succederà qualcosa la colpa sarà del governo. In particolare del servizio segreto Sebin”, ha detto Ortega, che ha partecipato a un convegno all’Universidad Catolica Andres Bello, ed ha parlato con alcuni giornalisti, rilasciando un’intervista anche al quotidiano la Stampa. “In questo Paese”, ha detto, “non c’è più un governo. In Venezuela l’esecutivo serve solo ad occupare illegalmente il Paese e sfruttarne le risorse, alla faccia della gente”. Ortega non rinuncia al suo lavoro. “Io mi considero ancora la procuratrice generale del Venezuela. Gli atti dell’Assemblea sono nulli, in quanto è stata formata attraverso un processo non costituzionale e illegittimo”.

L’Ue ed i suoi Stati membri non riconoscono l’Assemblea costituente in Venezuela “poiche’ nutrono preoccupazioni sulla sua effettiva legittimita’ e rappresentativita’” ed invitano il governo di Nicolas Maduro “a prendere misure urgenti per porre rimedio al corso degli eventi”. E’ quanto ha annunciato l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini dopo avere incontrato i diplomatici dei paesi membri. L’elezione dell’assemblea costituente “ha peggiorato in modo duraturo la crisi in Venezuela – continua la nota – Rischia di minacciare le altre istituzioni legittime previste dalla Costituzione come l’Assemblea nazionale. Le circostanze in cui l’elezione si e’ svolta sollevano ulteriori dubbi sulla capacita’ dell’Assemblea costituente di rappresentare efficacemente tutte le componenti della popolazione venezuelana”. Ieri il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha giurato davanti alla Costituente che si insediera’ formalmente oggi. Ma l’azienda che si occupa dei conteggi elettorali, la Smartmatic, avrebbe gettato dubbi sui dati forniti ufficialmente dal governo in occasione delle elezioni in Venezuela.

Ad un anno dall’adozione della Strategia Globale dell’Unione europea nella politica estera e di sicurezza “vediamo sostanziali cambiamenti nel modo in cui lavoriamo insieme. Lo ha affermato l’alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini, presentando al Consiglio esteri a Lussemburgo il rapporto sull’attuazione della Strategia Globale che ha tra l’altro accelerato il percorso per la difesa comune europea, portando alla creazione del comando militare unificato per le missioni di addestramento e consulenza europee e all’ avvio del Fondo europeo per la Difesa. Se “un anno fa, molti prevedevano un ‘inevitabile’ declino dell’Unione europea”, ora e’ chiaro che “la Strategia Globale e’ servita da trampolino per rilanciare il processo dell’integrazione europea dopo il referendum sulla Brexit”, ha aggiunto Mogherini ricordando che le ‘Pesco’ (le cooperazioni strutturate permanenti tra gruppi di stati membri in campo militare) “potrebbero presto diventare una realta’”. Mogherini ha anche osservato in una nota che la Strategia Globale “ha fornito un quadro efficace” che ha permesso alla Ue di mostrare la sua leadership “nelle questioni che interessano di piu’ i cittadini, come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile, la sicurezza, la prevenzione dei conflitti, il mantenimento della pace e la governance globale”. Il “successo della Strategia Globale nell’ultimo anno riflette il riconoscimento da parte di tutti gli stati membri di una semplice verita’: in un mondo di giganti e di sfide globali, possiamo fare la differenza solo se restiamo uniti”.

Mosca potrebbe riaprire la cooperazione multilaterale con l’Unione europea in diverse aree. E’ quanto si afferma in una nota del ministero degli Esteri russo in vista della visita, il prossimo 24 aprile, dell’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini. “Siamo pronti – si legge nella nota – a un pieno ripristino e per un attivo mantenimento dei canali di cooperazione con l’Unione Europea in diverse aree. Riteniamo che vi sia la necessita’ di superare le controversie esistenti”. Mogherini in Russia incontrera’ il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov per discutere dei conflitti in Siria, Libia e Ucraina, oltre ai rapporti fra l’Unione Europea e la Russia. “Il ministero russo aggiunge: “Noi siamo interessati a un’Unione Europea sostenibile, prevedibile e indipendente che resta il nostro partner chiave a livello commerciale ed economico”.