disoccupazione

Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre 2016 è rimasto stabile all’11,6% sul secondo, mentre è aumentato di 0,4 punti sullo stesso periodo 2015. Restano stabili rispetto al trimestre precedente anche il tasso di occupazione a 57,3% (+0,8 punti sul terzo trimestre 2015) e il tasso di inattività (35,1%). Il tasso di inattività si riduce di 1,2 punti rispetto al terzo trimestre 2015. Lo rileva l’Istat spiegando che l’occupazione è pari, al netto degli effetti stagionali a 22.775.000 unità. I disoccupati sono 2.987.000. Dopo 5 trimestri consecutivi di crescita: nel terzo trimestre 2016 – segnala l’Istat – gli occupati diminuiscono di 14.000 unità (-0,1%) sul secondo trimestre, mentre crescono di 239.0000 unità sullo stesso periodo del 2015. Il calo congiunturale è trainato dal lavoro indipendente (-80.000, -1,5%) mentre i dipendenti continuano a crescere (+66.000, +0,4%). L’aumento tendenziale riguarda in maggior misura le donne (+189.000 in un anno), ed è concentrata esclusivamente tra gli over 50enni. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni nel terzo trimestre 2016 risale al 37,5% dal 36,8% del secondo trimestre. Lo si legge sull’indagine Istat sul mercato del lavoro (offerta di lavoro) nella quale si spiega che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il tasso di disoccupazione è diminuito di 1,8 punti (era al 39,3%). Se si guarda al tasso di occupazione la percentuale dei giovani occupati è cresciuta su base congiunturale dal 17,2% del secondo trimestre al 17,5% del terzo (era 17% nel terzo trimestre 2015). Gli occupati under 24 sono 976.000 (erano 997.000 nel secondo trimestre) mentre coloro che sono in cerca di lavoro sono 587.000 (erano 580.000 nel trimestre precedente). Rispetto al terzo trimestre 2014 i disoccupati giovani sono diminuiti di quasi 110.000 unità mentre gli occupati sono cresciuti di 43.000 unità.

In Sicilia nei primi sei mesi  dell’anno il tasso di disoccupazione resta fra i piu alti d’Italia: risulta pari al 21,9%, il doppio rispetto alla media nazionale 11,8%. Eppure da gennaio a giugno 2016 nell’Isola aumentano gli occupati: sono oltre 25 mila in piu (+1,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno 2015. Lo rivela Bankitalia nel rapporto semestrale sull’economia della Sicilia. Secondo lo studio la crescita degli occupati ha riguardato soltanto il settore dei servizi (+3,8%) e in particolare il commercio, gli alberghi e i ristoranti, a fronte di un calo nella amministrazione pubblica e nella difesa, in agricoltura, nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni. Secondo l’analisi, nei primi 9 mesi dell’anno il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese siciliane e’ diminuito del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Gli oltre 140mila immigrati in eta’ lavorativa presenti in Sicilia, pari al 4,3% della popolazione attiva dell’Isola – la piu’ bassa percentuale d’Italia, anche se il loro numero e’ cresciuto del 2,5% – incontrano un mercato del lavoro “sicuramente piu’ favorevole degli italiani”. Emerge dall’analisi sul mercato del lavoro in Sicilia riferita al primo trimestre 2016 e compiuta dall’Osservatorio statistico nazionale dei consulenti del lavoro, presentato oggi a Palermo in vista del congresso regionale del 14 e 15 ottobre a Taormina. I migranti presentano un tasso di occupazione del 50,3% (in aumento rispetto al 48% del primo trimestre 2015), contro il 39,9% degli isolani, indice che pure e’ in lieve rialzo rispetto al 38,7% del primo trimestre dell’anno scorso. Cosi’ come il tasso di disoccupazione degli stranieri, 20,8%, risulta piu’ basso di quello dei siciliani (22,2%) analogamente a quello di inattivita’: 36,5% contro 48,7%. E’ pero’ assai probabile che la parte di popolazione straniera ufficialmente non occupata o inattiva in realta’ lavori in nero, altrimenti si trasferirebbe altrove.

Il tasso di disoccupazione a maggio cala all’11,5% (era all’11,6% ad aprile secondo il dato rivisto). Lo comunica l’Istat, sulla base dei dati provvisori. Sempre a maggio, il tasso di occupazione risulta invece pari al 57,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali sul mese precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio risulta stabile al 36,9%, rispetto al mese precedente. Lo comunica l’Istat, sulla base dei dati provvisori. Trend aumento occupati, in un anno +299mila – Dopo l’aumento di aprile (+1,5%), la stima dei disoccupati a maggio cala dello 0,8% (-24 mila). Allo stesso tempo, dopo l’aumento registrato nei due mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile), la stima degli occupati sale ancora, seppure in modo lieve (+0,1%, pari a +21 mila persone occupate). Lo comunica l’Istat, aggiungendo che su base annua si “conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati” (+1,3%, pari a +299 mila). Sempre nel confronto annuo, calano i disoccupati (-5,6%, pari a -175 mila) e gli inattivi (-2,2%, pari a -305 mila). In totale, a maggio gli occupati risultano essere 22 milioni 677 mila, i disoccupati 2 milioni 950 mila, gli inattivi 13 milioni 741 mila.

Torna a salire il tasso di disoccupazione ad aprile ma in contemporanea si registra una crescita dell’occupazione. Lo rileva l’Istat sottolineando che il dato si spiega con l’aumento della partecipazione al mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione nel mese sale all’11,7% (era all’11,5% a marzo secondo il dato rivisto). Rispetto a aprile 2015 il tasso di disoccupazione diminuisce di 0,4 punti percentuali. I disoccupati sono 2.986.000 in crescita di 50.000 unità su marzo e in calo di 93.000 unità su aprile 2015. Crescono occupati, ad aprile +51.000 su marzo  – Cresce la partecipazione al mercato del lavoro e aumentano contemporaneamente disoccupati e occupati. Gli inattivi ad aprile – rileva l’Istat – diminuiscono di 113.000 unità rispetto a marzo e di 292.000 unità su aprile 2015. Gli occupati crescono di 51.000 unità su marzo e di 215.000 su aprile 2015 trainati dalla crescita dell’occupazione degli over 50 (+25.000 in un mese, +261.000 in un anno). I disoccupati aumentano di 50.000 unità rispetto a marzo e diminuiscono di 93.000 unità su aprile 2015.