bandiera

“Sentendo le parole di Padoan a Cernobbio mi sono messo a ridere: spudorato e faccia di bronzo”. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a Radio Cusano Campus. “Padoan lascia un’Italia con il record del debito- ripete Brunetta- lascia un’Italia incapace di ridurre il deficit, lascia un’Italia con il record di disoccupazione giovanile, lascia un’Italia con un livello di disoccupazione generale di 2-3 punti piu’ alto della media europea. Padoan lascia l’Italia fanalino di coda della crescita in Europa, quando la crescita sta toccando praticamente tutti i nostri partner, basti vedere la Spagna e non solo. Padoan lascia un’Italia isolata in Europa, il ricordo di Renzi e’ ancora cocente nelle cancellerie europee, lascia un’Italia che non conta assolutamente nulla nei quadranti geopolitici internazionali, lascia un’Italia distrutta nel suo sistema bancario, lascia un’Italia con pochissima credibilita’ del suo Ministero dell’Economia e delle finanze”. Secondo Brunetta “queste sono le macerie di Padoan, Renzi, Gentiloni. Non capisco dove il ministro dell’Economia trovi la positivita’ in tutto questo. L’unico elemento positivo in questi anni si chiama Mario Draghi, con la sua politica del quantitative easing, Mario Draghi che abbiamo indicato noi, il governo Berlusconi, alla Bce. La crescita dell’Europa e’ dovuta all’immissione di liquidita’ da parte della Bce, immissione di liquidita’ della quale l’Italia e’ incapace di approfittare proprio per le politiche economiche sbagliate di Renzi, Gentiloni, Padoan. L’eredita’ positiva- conclude Brunetta- francamente non la vedo”.

“E comunque i video di Francesco Totti, del suo saluto, del passaggio della fascia di capitano emozionano anche uno come me che non e’ e non sara’ mai romanista. Immagino adesso i soliti commenti: ‘ah, con tutti i problemi che ha l’Italia, questo parla di Totti’. Critichi pure chi vuole criticare ma la magia dello sport e’ la condivisione delle emozioni, non solo i risultati”. Lo dice Matteo Renzi con un post su Facebook. “E nel calcio le bandiere sono sempre meno ma segnano la storia: ricordo ancora- aggiunge Renzi- le mie lacrime di bambino per Giancarlo Antognoni. Totti e’ stato una grande bandiera e le emozioni di ieri all’Olimpico sono straordinarie. Sono emozioni giallorosse, e’ ovvio. Ma non si offendano i romanisti: sono emozioni che hanno anche i colori di un’intera generazione, la nostra. Il calcio e’ bello anche per questo. Onore a Francesco Totti, viva le bandiere del calcio”.

E’ morto Gilbert Baker, artista e attivista che creò la bandiera con i colori dell’arcobaleno, icona della comunità gay. A riferirlo è il San Francisco Chronicle. L’artista, 65 anni, ex soldato dell’esercito Usa, si è spento nel sonno nella sua casa di New York. Baker in origine disegnò una bandiera con otto colori, in occasione della giornata degli omosessuali nel 1978. I colori poi furono ridotti a sei e Baker accettò di eliminare il rosa e il turchese. L’attuale versione a sei colori, rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola è riconosciuta nel mondo.