Il governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale della Liguria per ottenere un alloggio di edilizia popolare che stabilisce una precedenza agli italiani fissando per gli stranieri, tra i requisiti richiesti per averne diritto, 10 anni di residenza regolare in Italia. La legge era stata indicata durante la campagna elettorale per le amministrative dalla giunta di centrodestra e da Matteo Salvini come esempio per il resto d’Italia. Per l’assessore regionale Marco Scajola si tratta di “un autogol del Governo Genti-Renzi, che contesta chi vuole difendere gli italiani nell’assegnazione dell’edilizia residenziale pubblica”. “Stupisce che le motivazioni che hanno portato alla richiesta di impugnativa siano basate su normative europee e non sulla normativa nazionale – aggiunge – Noi difendiamo i ‘dieci anni’ perche’ sono basati su norme nazionali vigenti e su criteri di buona amministrazione che la Giunta Toti ha voluto mettere in campo”. Scajola annuncia: “Ci difenderemo davanti alla Corte Costituzionale dimostrando la nostra buona fede la cosa importante e’ il riconoscimento da parte del Governo della validita’ di quasi la totalita’ della nostra legge, tutto il resto della norma non e’ stato contestato, come il requisito dei cinque anni di residenza nella Regione Liguria”.