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L’Airbus 320 della compagnia egiziana Egyptair precipitato il 19 maggio nel mar Mediterraneo con a bordo 66 persone non ha deviato o perso quota prima della sua scomparsa dai radar. E’ quanto afferma il presidente della Compagnia nazionale per i servizi di navigazione aerea egiziana, Ehab Azmi per il quale, prima di scomparire dai radar, il velivolo volava alla normale quota di 37 mila piedi (circa 11 mila metri). Queste dichiarazioni del funzionario mal si conciliano con quelle del ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, secondo cui l’aereo avrebbe compiuto due virate improvvise, scendendo a quota 22 mila piedi (circa 6 mila metri) prima di perdere il contatto radar. Proseguono intanto, da parte della Marina francese tra le acque egiziane e greche, le attività di ricerca della carcassa del velivolo e delle scatole nere, indispensabili per comprendere la dinamica dell’incidente. Nessuna delle due tesi, quella dell’attentato terroristico e del guasto tecnico come causa del disastro, prevale sull’altra.

Elezioni Usa: é guerra dei sondaggi. Trump in testa secondo alcuni test. Del peso del sistema dei media nella politica a stelle e strisce ben sappiamo, come del condizionamento esercitato dalle lobby e dalle multinazionali. La campagna elettorale Usa é da sempre segnata dal suono dei milioni di dollari, secondo sottoscrizioni pubbliche da parte dei finanziatori. Emerge nelle ultime ore la guerra dei sondaggi, che rivestono una importanza notevole nel segnalare tendenze, temi, prese di posizione. Sino ad ora, anche a causa delle performance di Trump sul fronte della immigrazione e della lotta al terrorismo, le rilevazioni degli istituti di ricerca hanno sempre confermato il vantaggio di Hillary Clinton sullo sfidante Donald Trump. Oggi si registra una inversione di tendenza, sebbene lieve. Ebbene, il candidato repubblicano alle presidenziali americane, Donald Trump, ha superato per la prima volta nella media dei sondaggi la candidata alla nomination democratica. RealClearPolitics informa che Trump avrebbe il 43,4% contro il 43,2% di ‘Billary’ con un esiguo vantaggio dello 0,2%. Anche un sondaggio di ABC News-Washington Post attribuisce il 46% a Trump e il 44% a Hillary Clinton. Il dato su cui tutti gli analisti politici americani convergono, comunque, é quello che conferma come il divario tra i due si stia riducendo.

Scommesse e camorra: il calcio nelle mani dei clan. Sotto esame alcune partite di serie B del 2013-2014 giocate in Campania. I carabinieri di Napoli hanno arrestato 10 persone (7 in carcere e 3 ai domiciliari) del clan di camorra “Vanella Grassi” di Secondigliano in un’operazione scattata all’alba nel capoluogo campano. Nei riguardi dei dieci è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare al termine di un’inchiesta della Dda di Napoli sull’attività del clan su scommesse e partite di serie B. Durante le indagini è stata intercettata una telefonata nella quale si dice: “Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena’. L’indagine dei carabinieri svela un giro di scommesse su partite di calcio e ha portato alla luce la capacità di manipolare il risultato di alcune partite di B giocate in Campania nel 2014: attraverso un ‘gancio’ (un calciatore ora in A) il capo clan e i suoi complici hanno attratto altre persone; per carabinieri hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro per corrompere giocatori di una squadra campana di B, influenzando due gare disputate a maggio 2014.
Il difensore del Genoa, Armando Izzo, il centrocampista dell’Acireale, Francesco Millesi, che militava nell’Avellino, e l’ex calciatore Luca Pini, sono indagati dalla Dda di Napoli nell’inchiesta su camorra e calcio. Nei riguardi dei tre si ipotizza il reato di partecipazione esterna ad associazione mafiosa.
Sono due le partite per le quali la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva. La prima è Modena-Avellino del 17 marzo 2014; la seconda è Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno.Dalle indagini sulle scommesse truccate sono emersi “elementi concreti” e “le dazioni di denaro sono state provate”, ciò in base alle dichiarazioni raccolte dagli inquirenti e al contenuto di sms e conversazioni telefoniche intercettate. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Napoli, Filippo Beatrice, coordinatore della Dda.

Alexander Van der Bellen é il nuovo presidente dell’Austria. Ha vinto vince con la percentuale del 50,3%, il suo rivale Norbert Hofer ha raggiunto il 49,7%. La differenza di soli 31.026 voti. Sono stati decisivi per la vittoria finale i voti per corrispondenza. Van Der Bellen é un professore ecologista, legato al partito dei Verdi anche se ha sempre rivendicato la sua indipendenza. A Innsbruck Van Der Bellen ha inziato la sua carriera universitaria alla facolta’ di Economia, diventando professore ordinario. Nei primi anni ottanta si é trasferito a Vienna, dedicandosi alla attività politica.Al ballottaggio ha raccolto il sostegno dei socialdemocratici SPO e dei popolari OVP. Fino a domenica sera Hofer risultava in vantaggio con 144.006 voti. Van Der Bellen é nato nel 1944 da una famiglia nobile, scappata dalla Russia dopo la rivoluzione d’ottobre.

Per non dimenticare: il sacrificio di Giovanni Falcone, quello di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. La strage di Capaci compie 24 anni. Un corteo con almeno duemila studenti provenienti da tutta Italia si é mosso per la commemorazione del magistrato. Dall’aula bunker del carcere Ucciardone un altro corteo di studenti che ha sfilato per le vie della citta’. I due cortei sono confluiti in via Notarbartolo, all’altezza dell’albero Falcone, davanti alla sua casa. Un minuto di silenzio alle ore 17.58, orario della strage di Capaci avvenuta il 23 maggio del 1992.
‘La memoria della strage di Capaci é iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del nostro stesso senso civico. Un assassinio che ha segnato la morte di valorosi servitori dello Stato’. Cosi il capo dello Stato Sergio Mattarella. Per il presidente del Senato, Pietro Grasso ‘Falcone era un uomo capace di resistere a ogni cosa, ad una vita blindata, ai tentativi di delegittimazione, alle amarezze professionali, alla lentezza della politica nel dare ai magistrati tutti gli strumenti necessari per combattere al meglio la mafia. Ha affrontato la sua vita e la professione con dignità, orgoglio e una tenacia fuori dal comune. Giustamente celebriamo l’immagine che la storia ci ha consegnato di lui: il grandissimo magistrato, l’uomo di Stato, il simbolo di un’Italia che lotta e vince le mafie’.
Per il presidente della Camera, Laura Boldrini “Il ricordo del sacrificio di questi servitori dello Stato, che hanno offerto la vita per il riscatto della Sicilia e dell’intero Paese dal gioco della mafia, e’ ancora molto vivo in tutti noi. Altrettanto profondo deve continuare ad essere l’impegno delle istituzioni, della societa’ civile e dei singoli cittadini nel contrasto alla criminalita’ organizzata”. Questo il suo messaggio inviato a Maria Falcone, in occasione del ventiquattresimo anniversario della strage di Capaci.