Pd: Violante, rottura senza progetto, ma anche Renzi sbaglia

“Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema dicono che, se Renzi viene rimosso, il centrosinistra tornera’ unito. Ma le scissioni si dovrebbero fare su un progetto politico, non su un nome”. E’ il pu8nto di vista di Luciano Violante, intervistato dal Corriere della Sera. “Non ho mai visto – afferma – una strategia politica alternativa, mi sembra che abbia dominato il no. Comunque adesso il danno e’ fatto e si tratta di capire come gestirlo”. Per Violante anche a l’ex segretario del Pd ha una responsabilita’: “non si e’ occupato del partito e ha spesso tenuto un atteggiamento sprezzante verso la minoranza, poco interessato alla discussione”. Aggiunge l’ex presidente della Camera: “mi sembra sia mancato il ‘collettivo'”, ma dall’altra parte “la battaglia” e’ stata “sul segretario”. E continua, riferendosi al ministro della Giustizia: “Credo che posizioni come quella di Andrea Orlando aiuterebbero a dare un carattere pluralista al partito e a consolidare una fiducia nei valori dell’uguaglianza e del merito”. Secondo Violante, la visione “socialdemocratica” del ministro della Giustizia risponde “di piu’ alle attuali esigenze della societa’ italiana. Soprattutto se affiancato da una candidatura femminile”.

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