“Non contano le competenze, non e’ quello il punto o non solo quello. Con le competenze ci fai nulla se non hai i soldi. Lombardia e Veneto devono chiedere che i soldi che producono col loro lavoro restino li’, devono ottenere il federalismo fiscale. Solo questo conta”. Cosi’ il fondatore della Lega Umberto Bossi in un’intervista al Corriere della Sera in cui avverte: “Adesso devono fare sul serio, e’ l’ultimo ballo. O danno a Lombardia e Veneto quello che chiedono, o le conseguenze della crisi economica e sociale travolgeranno tutti”. “Quello che andra’ fatto e chiesto lo decidera’ la Lega, sicuramente il nodo e’ quello dei soldi, quante tasse restano nelle regioni dove vengono pagate, al di la’ delle formule tecniche. La battaglia popolare per l’autonomia e’ vinta oggi, ma servono risposte concrete e subito”, rimarca il Senatur. Subito ma non in questa legislatura, precisa. “Non c’e’ piu’ tempo, si va ad elezioni tra poco con un governo debole, tutti i partiti si scateneranno sul piano della campagna elettorale”. “Il tema sara’ della prossima legislatura, vedremo anche che fara’ la sinistra, che si e’ sempre dichiarata autonomista a parole”. Salvini? “E’ un po’ distratto… Vuol diventare premier e per esserlo deve prendere i voti al Sud, un po’come Berlusconi, e quindi ha giocato abbastanza a nascondino. Invece bisogna fare una cosa per volta, se ne fai due in antitesi diventa difficile. La Lega non puo’ permettersi di rivoltarsi contro se stessa, il vento del referendum l’ha riportata alle sue idee originarie. E se davvero si cambiasse il nome alla Lega togliendo il ‘Nord’ la gente non capirebbe. Bisogna essere coerenti in politica”. Berlusconi? “Non lo giudico, mi auguro che possa fare una campagna elettorale redditizia e possa mettere in piedi un governo per affrontare una situazione catastrofica”.