Le assunzioni nel settore privato nei primi cinque mesi dell’anno sono state complessivamente 2.736.000, in aumento del 16% rispetto al periodo gennaio-maggio 2016. Il maggior contributo è determinato dalle assunzioni a tempo determinato (+23%), mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-5,5%). Lo rileva l’osservatorio sul precariato dell’Inps. Oltre all’incremento dei contratti di somministrazione a tempo determinato (+14,6%), risulta “particolarmente significativa” la “crescita vigorosa” dei contratti di lavoro a chiamata a tempo determinato, che, sempre nell’arco temporale gennaio-maggio, passano da 76mila del 2016 a 165mila nei primi cinque mesi di quest’anno, con un incremento del 116,8%. “Questo significativo aumento dei contratti a chiamata a tempo determinato, e in parte anche l’incremento dei contratti di somministrazione – dice l’Inps – può essere messo in relazione alla necessità delle imprese di individuare strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo”.