“Con il nuovo codice di comportamento il partito di Grillo passa ufficialmente dal partito degli onesti a quello degli indagati. Peccato che la scrupolosita’ messa da Grillo nel fissare le regole per gli amministratori del M5S coinvolti in vicende giudiziarie non sia stata adottata anche nei confronti dei pluricondannati per omicidio passati in giudicato”. Lo scrive in una nota il deputato di Ala-Sc Marco Marcolin. Il riferimento al neo codice etico varato e ufficializzato da Beppe Grillo e che sovverte di fatto uno dei principi cardine del movimento, che aveva sempre proclamato la necessità e l’opportunità per i politiche che avessero ricevuto anche un solo avviso di garanzia, di dimettersi.