“Ma che bravi quelli del ‘fronte del no’: sono riusciti a mettere d’accordo Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi. I due avversari per eccellenza degli anni Novanta”. Così il segretario del Psi Riccardo Nencini, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, a proposito del voto sul referendum costituzionale. “Si tratta di un referendum sulla Costituzione, non di un referendum sull’Italicum. I temi sono tanti “ha precisato il sottosegretario, ricordando l’impegno del Psi sia sul fronte della riforma costituzionale, sia sul versante della modifica della legge elettorale: “I socialisti avevano proposto uno spacchettamento dei quesiti. Tutto sarebbe stato più chiaro. L’Italicum deve essere cambiato perché fu concepito per un sistema bipolare. Ora come ora la stabilità è garantita ma non la rappresentanza. Basti pensare che una forza politica che raggiunge il 23-24% può arrivare serenamente al ballottaggio. La democrazia ne risente. Proponiamo il premio di maggioranza a tutta la coalizione vincente e poi una nuova legge elettorale che escluda il ballottaggio”. E sottolinea che “senza il Psi e la Svp alla Camera il centrosinistra mai avrebbe vinto. La vera opposizione è la minoranza Pd” e “i grillini prima consideravano l’Italicum eversivo. Adesso hanno cambiato idea. Noi socialisti siamo rimasti leali al Governo pur presentando emendamenti”.